Basket, l'asso Nba Chandler elogia Bargnani: «Può diventare il nuovo Nowitzki»

L'ala dei Denver Nuggets a Roma ospite Adidas per l'Nba 5 United Tour 2011 dà i voti agli ambasciatori del basket italiano sui parquet americani: «Gallinari è senza limiti. La nazionale azzurra ha grandi tiratori, può far bene agli Europei»

«Andrea Bargnani può diventare davvero il nuovo Dirk Nowitzki. Danilo Gallinari non ha limiti. E Marco Belinelli è un gran tiratore». Wilson Chandler, ala dei Denver Nuggets, sbarca a Roma ospite Adidas per l'Nba 5 United Tour 2011 e dà i voti agli ambasciatori del basket italiano sui parquet americani. Chandler è da 3 anni compagno di squadra di Gallinari. Insieme hanno giocato nei New York Knicks allenati da Mike D'Antoni e insieme, all'inizio del 2011, sono stati ceduti ai Denver Nuggets nell'operazione che ha portato Carmelo Anthony nella Grande Mela. «Per Danilo, "the sky is the limit" - dice Chandler riferendosi all'ala azzurra -. Potenzialmente non ha limiti. Ha enormi qualità, può diventare davvero il "go to guy" della squadra, il punto di riferimento tecnico nei momenti chiave».
Nelle 3 stagioni abbondanti vissute a New York, Chandler è stato un avversario diretto dei Toronto Raptors di Bargnani con le frequenti sfide nella Atlantic Division della Eastern Conference. «Non capisco come si faccia a dire che Bargnani è un giocatore soft. È un talento, ha qualità straordinarie che gli permettono di recitare un ruolo di primissimo piano. È un lungo dotato di un tiro eccellente, ha un primo passo rapidissimo che gli permette di battere l'avversario. Può davvero diventare il nuovo Nowitzki», dice paragonando il mago azzurro alla stella tedesca dei Dallas Mavericks, freschi campioni Nba. «Forse - aggiunge Chandler - per arrivare ancora più in alto Bargnani deve lavorare sulla sua forza fisica. Con un pò più di potenza, potrebbe fare davvero cose strepitose».
Più chiaro l'identikit tecnico di Marco Belinelli: «Come Gallinari e Bargnani, mi sembra abbia soprattutto qualità eccellenti al tiro». Ce n'è abbastanza per esprimere un giudizio sulla Nazionale italiana che, con 3 elementi Nba, alla fine di agosto volerà in Lituania per gli Europei. «Il livello del basket europeo si è senz'altro alzato, ma mi sembra che l'Italia abbia le risorse per fare molto bene», dice l'ala di Denver.
Bargnani, Gallinari e Belinelli tra poco cominceranno la preparazione in vista della rassegna continentale. Chandler, invece, rischia di dover affrontare una lunga estate in attesa di novità relative al lockout. La serrata Nba è un'ipotesi concreta, visto che proprietari e associazione giocatori sono impegnati nel braccio di ferro per il rinnovo del contratto collettivo. «Io - dice il free agent - penso solo ad allenarmi. Il mio obiettivo è farmi trovare pronto quando si giocherà: è sempre stato così e non cambio approccio».
Nella prossima stagione, con i Nuggets si potrebbe puntare ad un risultato migliore rispetto al primo turno dei playoff raggiunto quest'anno. «Siamo un gruppo nuovo ma già ben amalgamato - dice riferendosi alla squadra agli ordini di coach George Karl -. Rispetto al gioco dei Knicks, ovviamente sono cambiate diverse cose. L'organizzazione è differente, ci vuole tempo per metabolizzare tutto. Denver mi piace, la squadra sembra una grande famiglia».
Da spettatore, ha apprezzato il trionfo di Dallas in finale contro Miami.

«È stata veramente una vittoria di squadra», dice. LeBron James e gli Heat sono finiti ko: «Ma LeBron è giovane, il suo momento verrà. Pochi sono forti e spettacolari come lui». È l'avversario più tosto? «No. Nessuno è difficile da marcare come Kobe Bryant».

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