Trento fa la storia, prima Coppa Italia per l'Aquila Basket: battuta Milano

L'Aquila Trento vince la sua prima Coppa Italia superando Milano. Un trionfo storico per il club, guidato da coach Galbiati e dal talento di Niang. Emozione e orgoglio per una squadra in crescita

Trento fa la storia, prima Coppa Italia per l'Aquila Basket: battuta Milano
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E venne il momento dell'Aquila Trento, una ventata d'aria fresca sul basket nostrano grazie alla vittoria dei trentini in Coppa Italia, un successo meritato e netto sconfiggendo domenica sera in finale la corazzata Olimpia Milano. Primo titolo nella storia per questo club con appena 30 anni di vita, che in due occasioni (2017 e 2018) era arrivato a un passo dallo scudetto, sfumato nel secondo dei due casi proprio contro Milano. "È stata un'emozione enorme, bella perché condivisa con tutte le persone che hanno costruito nel tempo questo progetto, alcune presenti fin da quando militavamo nelle categorie minori trentine", sono state le prime parole del presidente di Trento, Luigi Longhi.

Grande protagonista in campo invece l'allenatore Paolo Galbiati, 41 anni tra due giorni (il capitano dell'Aquila, Forray, ne ha appena due di meno), cresciuto proprio a Milano e che è alla seconda Coppa Italia vinta dopo quella del 2018 con Torino. Lui è a Trento solo dal 2023, ma è riuscito ad andare oltre gli infortuni che hanno azzoppato la rosa alla vigilia del torneo cavando fuori il meglio ad esempio dal giovanissimo italo-senegalese Saliou Niang, votato miglior italiano della Coppa. "Paolo è entrato in empatia con tutto l'ambiente fin da subito, non solo come allenatore ma proprio dal punto di vista umano - spiega il direttore sportivo di Trento, Rudy Gaddo -. La vittoria in Coppa Italia è arrivata dopo una settimana in apnea, le rimonte contro Reggio Emilia e Trieste e poi la finale con Milano. Non ci aspettavamo certo di conquistare il titolo anche se siamo abituati a giocare ogni tre giorni visto che disputiamo l'Eurocup ('l'Europa League del basket", ndr). Siamo arrivati a Torino con così tanta tranquillità, anche se siamo in vetta al campionato, che non avevamo pensato a mezza maglietta celebrativa.

Una bottiglia di spumante sì, l'abbiamo bevuta tra di noi in hotel dopo la finale. Un plauso anche ai nostri tifosi che si sono sciroppati per tre giorni un viaggio in pullman avanti e indietro da Trento a Torino, dimostrando grande attaccamento. Anche questa però è la nostra forza".

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