Bastano 200 studenti: traffico bloccato

Era partito per essere l’ennesimo corteo contro la riforma Gelmini, invece il raduno organizzato da circa 200 studenti dei licei milanesi si è trasformato in un inno alla sicurezza nelle scuole. «Vergognatevi. Avete speso milioni di euro per la nuova sede del provveditorato. Rimettete a posto i nostri istituti». Sintesi di una mattinata cominciata alle 9.30 in largo Cairoli e terminata, due ore più tardi, davanti alla sede della Provincia. In piazza i ragazzi delle superiori, che prima di partire hanno distribuito un volantino per ricordare la tragedia di Rivoli: «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza ai familiari, agli amici di Vito e ai ragazzi rimasti feriti». Ma la protesta ha toccato anche tutti gli altri temi cari all’Onda anomala: la riforma di scuola e università, innanzi tutto. Contestata con i soliti striscioni, il più grande dei quali, esposto sul camioncino bianco in testa al corteo, annunciava lo sciopero generale in programma il 12 dicembre prossimo. E poi la recente sentenza sul G8 di Genova. Alla quale i liceali hanno risposto gridando: «Noi la Diaz non l’assolviamo». Qualche coro è stato dedicato anche a Valentina Aprea, presidente della commissione Cultura della Camera e autrice di un disegno di legge che si propone di riformare in modo radicale il mondo della scuola. In sottofondo, ma neanche troppo visto il livello assordante dei decibel, le canzoni di Sud Sound System e Caparezza. La marcia attraverso le strade del centro cittadino - il traffico è andato ancora una volta in tilt e molti mezzi dell'Atm hanno dovuto cambiare percorso - si è conclusa a sorpresa in via Vivaio, davanti a palazzo Isimbardi. Dove i liceali hanno prima lanciato uova e fumogeni contro la sede della Provincia, poi rifiutato di incontrare l’assessore all'Istruzione Giansandro Barzaghi. Quindi, intorno alle 11.30, hanno sciolto il sit in per tornare al centro sociale Cantiere. «Li avrei incontrati volentieri - il commento dell'assessore -, ma hanno detto che non hanno rappresentanti e che avrebbero preferito parlare con l'assessore comunale Mariolina Moioli. Evidentemente hanno sbagliato istituzione». Prima di lasciare via Vivaio, gli studenti hanno contestato la Provincia, che gestisce gli istituti superiori. «La nostra amministrazione sta facendo molto - si difende Barzaghi -. Il 92 per cento delle nostre scuole rispetta le norme di legge. Per il restante 8 per cento siamo già al lavoro». E infatti palazzo Isimbardi ha stanziato due milioni e 300mila euro per adeguare il liceo artistico Boccioni: serviranno per ammodernare facciate e serramenti e per costruire una palestra più grande in tensostruttura. Per lo Sraffa, invece, sono in programma investimenti per circa due milioni di euro - la gara d'appalto partirà entro giugno -, più altri 600mila da usare subito per adeguare fognature e impianti sportivi. Interventi consistenti riguarderanno a breve anche il Tenca e il Severi. Mentre a Rozzano la sede dello scientifico Italo Calvino sarà ampliata nei prossimi mesi.

«Anche una sola scuola in condizioni precarie può diventare un problema - conclude Barzaghi -, per questo invitiamo tutte le istituzioni a controllare gli istituti che gestiscono. Da parte sua, la Provincia ha stanziato 260 milioni di euro in quattro anni. In proporzione, mi pare che i 300 milioni messi a disposizione dal governo rischiano di non essere sufficienti».

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