
«Bastioni Aperti» solo a bici e pedoni e off limits alle auto. Il sindaco Beppe Sala sposa il progetto presentato giorni fa in Commissione comunale dalla sua task force per la Mobilità sostenibile, una versione aggiornata delle domeniche a piedi o «domeniche a spasso» (copyright della giunta Pisapia). Prevede la chiusura al traffico della Cerchia dei Bastioni la domenica mattina per passeggiare e fare sport, partecipare a bici tour, lezioni di bicicletta per bimbi, ci sarebbero spazi per concertini all'aperto, street food, ciclofficine. «Penso che durante le Olimpiadi invernali possa essere una buona cosa, il periodo dei Giochi a febbraio 2026 sarà certamente un'opportunità anche per fare questo tipo di esperimenti» ha spiegato ieri Sala. «É un test, d'altro canto - ha aggiunto -- non c'è una formula certa che pensata prima, per definizione, funziona. Bisogna anche un po' provare, vedere le reazioni della città». Quella di Confcommercio Milano è arrivata già dopo la presentazione dell'architetto Chiara Quinzii e del consigliere della Lista Sala Marco Mazzei in Commissione. «L'esperienza delle domeniche a piedi, che auspicavamo conclusa, potrebbe tornare a penalizzare il commercio - ha dichiarato il vicepresidente Gabriel Meghnagi- . Riproporre il progetto chiudendo, seppure con orari limitati, la Cerchia dei Bastioni è un'ipotesi non percorribile. Non avrà alcun beneficio sulla qualità dell'aria e finirà per creare soltanto ostacoli viabilistici, creando disagi a cittadini e imprese. Auspico che il Comune apra un confronto costruttivo con tutte le categorie coinvolte, senza prendere una decisione unilaterale». Sulla stessa linea Lega e FdI. Per il verde Carlo Monguzzi invece «è solo propaganda. Milano è assediata da traffico e smog, i mezzi di superficie vanno male e l'unica misura della giunta è la chiusura di un pezzo piccolo di città, una domenica mattina, fra un anno. Dopo 9 anni di governo si sperimenta. Geniale poi la scelta della data: si mandano i milanesi a far festa in strada a febbraio, tra freddo e smog».
Dopo mesi di rinvii, polemiche e stop dal Ministero invece il Comune prova ora a stringere sulla Ztl Quadrilatero: la maxi zona a traffico limitato dovrebbe partire a maggio. Ieri l'assessore alla Mobilità Arianna Censi ha incontrato le imprese della logistica e delle consegne a domicilio, da Amazon a Ups all'Associazione lombarda spedizionieri e autotrasportatori (Alsea) che chiedono di estendere la fascia delle consegne la mattina (da delibera è previsto solo fino alle 8 e fino alle 10 per il conto terzi) e aggiungere una fascia pomeridiana, ma sono allo studio anche altre ipotesi. Il tavolo si riaggiornerà a breve. Risolto invece il nodo delle telecamere da installare nelle autorimesse dentro la Ztl. Sarà consentito l'accesso nella zona rossa a chi posteggia nei silos, quindi i gestori dovranno inviare l'elenco delle targhe al Comune che «annullerà» la sanzione associata. L'amministrazione chiedeva di installare all'ingresso delle rimesse un sistema analogo a quello dei varchi elettronici ma «sarebbe stato troppo costoso per un privato - sottolinea il segretario di Apa Autorimesse Simone Mangiafico -. Abbiamo trovato un accordo e si potranno usare telecamere tradizionali.
Restiamo fortemente contrari all'ipotesi di imporre obbligo di prenotazione del parcheggio dal secondo anno, porterebbe un gravissimo danno, non si presta ad una sosta a rotazione prettamente commerciale e turistica. Specialmente gli stranieri non sono mai pienamente informato sulle regole locali».
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