MA LA BATTAGLIA DEVE CONTINUARE

A Cornigliano, e in tutto il resto della città, da ieri si respira aria migliore del solito: di vittoria. Ma un po’ di puzza, qua e là, resta: nei dintorni delle Acciaierie e nel cuore della gente che ha goduto, sì, della sentenza del tribunale sfavorevole a Riva, ma non può dimenticare in un amen decenni di battaglie per la salute contro imprenditori fin troppo intransigenti e amministratori pubblici fin troppo politicamente corretti, né può sentirsi completamente appagata e tranquilla di fronte a segnali contradditori sul futuro delle Acciaierie. Certo la puzza, anzi l’afrore che si sente ancora, impalpabile ma penetrante, non sono quelli dell’altoforno e della cokeria, spenti da tempo perché non servivano più (anche se qualcuno ha voluto far credere che s’è trattato di un «grosso sacrificio per il bene dei genovesi»).

La puzza, l’afrore sono piuttosto quelli provocati da una storia infinita - nel senso che dura ancora, e chissà quando finirà - dove molti protagonisti hanno fatto finta e continuano a far finta di niente pur avendo il dovere di intervenire. (...)

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