«Battiti Live» colonna sonora dell'estate

L' eredità del Festivalbar, persino del vecchio Cantagiro se si vogliono addirittura scomodare i gloriosi anni Sessanta, passa per il Sud. E così un format inizialmente regionale, nato sul circuito del Gruppo Norba, in un quindicennio (la prima edizione cadeva nel 2002) si è sviluppato dalle radio alle tv locali per approdare, infine, a Italia 1. Battiti Live 2017 è il programma musicale dell'estate, con i pregi e i difetti piuttosto ricorrenti quando si parla di un genere che, negli ultimi tempi, ha subito radicali trasformazioni per approcciare un pubblico di diverse generazioni, con visioni e gusti opposti.

Cominciamo dai pregi. Innanzitutto la freschezza, derivata dalla formula del concerto gratuito in piazza: all'inizio si trattava soprattutto di DJ set, arricchiti da qualche cantante famoso, poi gli ospiti big sono cresciuti e, di conseguenza, l'audience, pur dovendo affrontare qualche necessario compromesso commerciale.

Importante certo la scelta del Mezzogiorno che ha visto un progressivo sviluppo turistico soprattutto in Puglia e Basilicata. La musica d'estate si declina con il caldo, le spiagge, il sole, la vacanza; le nostre coste mediterranee temono ben pochi confronti in quanto a bellezza. Il mare è pulito, il cibo è buono, giovani ce ne sono tanti, non si spende una fortuna, salvo eccezioni, e c'è molta voglia di divertirsi. Musica e turismo procedono a braccetto trasformando l'intrattenimento popolare in strategia intelligente e marketing accorto. Le tappe del 2017 stanno occupando le piazze di Bari, Nardò, Andria, Melfi e Taranto.

Sempre più ampia la line up, considerando il crescente successo della manifestazione. Un cartellone equamente diviso tra senior come, tra gli altri, Fiorella Mannoia, Gigi D'Alessio, Tiromancino, Nek, Francesco Renga, Marco Masini, e idoli dei giovanissimi, dai Kolors a Francesco Gabbani, da Gabry Ponte a Fabri Fibra, a Benji & Fede, con una menzione particolare per due dei fenomeni odierni più interessanti, il rap di Ghali e il neocantautorato hipster di Thegiornalisti.

In quanto ai difetti di Battiti Live 2017, condotto ancora una volta dallo storico Alan Palmieri, con il supporto di Elisabetta Gregoraci: troppe urla, troppa esaltazione a fronte di uno schema ripetitivo per le oltre due ore, due canzoni a testa su base registrata, che finisce per venire a noia. Non impeccabile la regia live, bloccata sui soliti effetti luce, ma da un programma che nasce indipendente forse non è lecito aspettarsi soluzioni pirotecniche in stile Depeche Mode.

Si tratta comunque

della colonna sonora dell'estate 2017, tormentoni inclusi, che non faticheremo a canticchiare in spiaggia. Appuntamento, dunque, il mercoledì sera su Italia 1, finché le giornate non si accorceranno poco prima dell'autunno.

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