Francoforte - In Italia «stime recenti dell’istituto nazionale di statistica pongono il disavanzo pubblico al 4,6% del pil nel 2010, un livello inferiore all’obiettivo del 5% fissato nell’aggiornamento del programma di stabilità del 2010 e concordato nell’ambito della procedura per deficit eccessivo». Lo rileva la bce nel bollettino mensile di marzo. Alla luce della necessità di ricondurre il rapporto fra il disavanzo e il pil al di sotto del 3% nel 2012, rileva ancora la bce, ad agosto 2010 il parlamento ha approvato una manovra correttiva per il periodo 2011-2012. Le misure di bilancio previste riguardano soprattutto la spesa corrente e «secondo il governo, migliorerebbero la posizione di bilancio di circa l’1,6% del pil in termini cumulati nel periodo 2011-2012, riducendo il rapporto fra il disavanzo e il pil al 3,9% nel 2011 e al 2,7% nel 2012».
Spagna tagliata L'agenzia Moody's ha abbassato il rating della Spagna da Aa1 ad Aa2 per le preoccupazioni sul costo della ristrutturazione del settore bancario e sulla capacità del governo di migliorare le finanze pubbliche. Inoltre avrebbe anche avvisato che un altro downgrade potrebbe avvenire in un futuro prossimo. Il ministro spagnolo dell’Economia, Elena Salgado non è d’accordo con il downgrade del rating sovrano e sostiene di avere punti di vista "diversi" soprattutto sui problemi delle banche e delle finanze dei governi regionali.
Debito e petrolio Intanto il segretario generale al Tesoro, Soledad Nunez si dice sorpresa della decisione di Moody’s di tagliare il rating sovrano del paese prima che la Banca centrale abbia pubblicato i dati sui capitali delle banche. Inoltre per la Nunoz la valutazione di Moody’s sottovaluta la riforma delle pensioni varata dal governo e le prestazioni raggiunte sulle riduzione del debito.
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