Benedetto XVI si confessa in un libro

In arrivo il volume con il primo faccia a faccia di Benedetto XVI. Titolo provvisorio: Luce del mondo. A scriverlo è il giornalista tedesco che aveva pubblicato due testi con l’allora cardinale Ratzinger

Benedetto XVI si confessa in un libro

Benedetto XVI ha deciso di pubblicare un libro intervista, un nuovo dialogo con il giornalista tedesco Peter Seewald, che già per due volte, quando Joseph Ratzinger era cardinale, lo aveva lungamente intervistato. La notizia, proveniente da ambienti dell’editoria tedesca, viene pubblicata questa mattina dal Tagespost e trova conferma in Vaticano.

Nel marzo prossimo, durante la Quaresima, è prevista l’uscita del secondo volume del libro del Papa su Gesù di Nazaret, dedicato al momento culminante della vita di Cristo, la Passione, morte e resurrezione. E già si parla di un ulteriore volume che Benedetto XVI scriverà affrontando il tema dell’infanzia del Nazareno. Il libro-intervista con Seewald non rientra in questo piano, e anche se al momento non è stata stabilita la data di pubblicazione è ragionevole pensare che sia in libreria tra un anno. In Italia il volume dovrebbe essere edito dalla Libreria Editrice Vaticana (Lev) - che com’è noto detiene i diritti d’autore di tutte le opere del Pontefice - mentre nulla di definitivo è stato stabilito per l’edizione tedesca: la Lev sarebbe intenzionata a far uscire il libro presso l’editore Herder, mentre l’intervistatore preferirebbe un editore più laico, come Heyne.
Il nuovo dialogo con il giornalista tedesco, che durante l’estate ha già realizzato le registrazioni dell’intervista con il Papa, sarà il quarto libro di questo genere per Joseph Ratzinger. Da cardinale Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, nel 1985, il futuro Pontefice si fece intervistare dallo scrittore Vittorio Messori, che sarebbe poi stato anche autore anche del libro-intervista con Giovanni Paolo II, il primo di un Papa (Varcare le soglie della speranza, 1994). Ne nacque il best-seller Rapporto sulla fede, un volume che fece epoca, anticipando quella che Papa Ratzinger definirà l’ermeneutica corretta del Concilio. Nel libro, il cardinale affermava, tra l’altro: «Tra i compiti più urgenti per il cristiano c’è il recupero della capacità di opporsi a molte tendenze della cultura circostante, rinunziando a certa solidarietà troppo euforica post-conciliare».

Poco più di dieci anni dopo, nel 1997, ecco che il Prefetto della fede decide di dialogare di nuovo con un giornalista, questa volta Peter Seewald. Esce così Il sale della terra, volume dedicato a «cristianesimo e Chiesa cattolica nel XXI secolo». Il giornalista così descrive quegli incontri nell’introduzione: «Il Cardinale non mi ha mai chiesto nulla del mio passato o del mio stato di vita. Non ha nemmeno voluto che gli fossero anticipate delle domande, né ha preteso che qualcosa fosse eliminato o aggiunto. L’atmosfera dell’incontro è stata intensa e seria, ma talvolta questo “principe della Chiesa” sedeva tanto leggero sulla sua sedia che si aveva l’impressione di avere a che fare con uno studente. Una volta egli interruppe la nostra conversazione per ritirarsi in meditazione o, forse, anche per chiedere allo Spirito Santo le parole giuste». L’incontro con Ratzinger segna anche la vita di Seewald, che riscopre la fede. L’esperienza si ripete qualche anno dopo. Seewald intervista nuovamente Ratzinger all’alba del nuovo millennio e nel 2001 pubblica un altro best-seller, Dio e il mondo, dedicato all’«essere cristiani nel nuovo millennio». I tantissimi lettori di questi volumi sanno che Ratzinger non si sottrae ad alcuna domanda e non ha paura di affrontare gli argomenti più spinosi, come attestano le sue risposte durante le interviste sull’aereo con i giornalisti che seguono i suoi viaggi.

Il nuovo libro non ha ancora un titolo ufficiale, l’ipotesi di lavoro al momento è Luce del mondo, ma è possibile che sia cambiato. Quando ha deciso, il Papa, di accettare questa proposta? Nel novembre 2008, durante un incontro avvenuto a margine dell’udienza generale, Vittorio Messori propose a Benedetto XVI di «aggiornare» Rapporto sulla fede: «Mi dia solo tre giorni», disse lo scrittore.

Ratzinger non disse di no, ma si schernì dicendo: «Per me ora è difficile anche tre ore...». L’idea, in quel momento impraticabile, non doveva però essergli dispiaciuta. E così quando qualche mese fa Seewald ha proposto un nuovo dialogo, gli è stato risposto di sì.

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