L'attività fisica moderata riduce il rischio di morte precoce

Sono sufficienti undici minuti al giorno di movimento per prevenire le malattie cardiovascolari e alcune tipologie di tumori

L'attività fisica moderata riduce il rischio di morte precoce

Gli scienziati dell'unità di epidemiologia del Medical Research Council (MRC) dell'Università di Cambridge hanno affermato che undici minuti al giorno di attività fisica di intensità moderata (settantacinque minuti a settimana) sono sufficienti per ridurre il rischio di malattie cardiache, ictus e un certo numero di tumori. Dunque secondo lo studio guidato dal dottor Soren Brage e dal professore James Woodcock e pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, una morte precoce su dieci potrebbe essere prevenuta se tutti riuscissero a praticare almeno la metà del livello di attività fisica raccomandato. Il movimento moderato aumenta la frequenza cardiaca e gli atti respiratori, ma al tempo stesso è indicato anche per i meno esperti. Ne sono un esempio:

  • La pedalata;
  • La camminata veloce;
  • La danza;
  • Il tennis;
  • L'escursionismo.

I benefici dell'attività fisica

I benefici dell'attività fisica sono ormai noti da tempo. Lo sport, se praticato in maniera adeguata, può risolvere e/o prevenire piccoli e grandi disturbi. Ad esempio:

  • Diminuisce la probabilità di soffrire di molte patologie metaboliche (diabete, ipercolesterolemia);
  • Consente di dimagrire e di mantenere il peso forma;
  • Migliora l'equilibrio e la coordinazione;
  • Previene i disturbi articolari e cardiovascolari.

E non è tutto. La scienza continua a fornirci feedback positivi sul movimento. Si pensi, ad esempio, ad una ricerca condotta dagli scienziati dell'Università di Göteborg secondo cui l'attività fisica intensa o moderata allevia i sintomi dell'ansia.

Ma proprio tutti possono mantenersi attivi? Sì, anche gli anziani e le donne in gravidanza. In merito ai primi è bene sapere che la ginnastica è stata inserita fra le raccomandazioni approvate dalla Royal Osteoporosis Society per ritardare o per controllare il processo di osteoporosi. Le donne in dolce attesa, invece, devono scegliere sport adatti alla loro condizione che possano aiutarle a controllare il peso e a favorire il recupero post parto. Ne abbiamo parlato in questo articolo.

L'attività fisica e le malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di disturbi di cui fanno parte le patologie ischemiche del cuore (infarto del miocardio, angina pectoris) e le patologie cerebrovascolari (ictus ischemico ed emorragico). Rappresentano la principale causa di morte a livello globale. Solo nel 2019 sono state responsabili di 17,9 milioni di decessi. Al fine di calcolare la quantità di attività fisica necessaria per avere un impatto benefico sul rischio di morte prematura, gli scienziati di Cambridge hanno esaminato i risultati riportati in 196 articoli peer-reviewed che coprono oltre 30 milioni di partecipanti a 94 grandi coorti di studio.

Il team è giunto alla conclusione che i 150 minuti di attività fisica precedentemente raccomandati dal National Health Service riducevano la probabilità di ammalarsi solo in maniera marginale. Invece 75 minuti di movimento moderato a settimana facevano calare al 23% la possibilità di morte precoce. Secondo Soren Brage praticare un po' di sport è sempre meglio che non farlo affatto. Undici minuti al giorno incoraggiano anche i più pigri.

I risultati dello studio

Dall'analisi è emerso che 75 minuti a settimana di attività fisica moderata hanno ridotto del 17% la probabilità di sviluppare patologie cardiovascolari e del 7% la possibilità di ammalarsi di cancro. Per alcune neoplasie specifiche la diminuzione rischio del rischio era del 14-26%: tumori della testa e del collo, leucemia mieloide, mieloma, carcinomi gastrici. Per altri tumori come il cancro del polmone, del fegato, dell'endometrio, del colon e del seno è stato osservato un rischio inferiore del 3-11%.

Gli studiosi hanno inoltre calcolato che se tutti praticassero 75 minuti a settimana di movimento moderato, circa una morte precoce su dieci (10%) sarebbe prevenuta, così come un caso su nove (11%) di malattie cardiovascolari e uno su venti (5%) di cancro.

Quando si parla di attività fisica non si deve necessariamente pensare alla palestra o alla corsa. Alle volte basta cambiare abitudini. Ad esempio andare al lavoro a piedi o in bicicletta oppure giocare con i propri figli o con i propri nipoti.

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