Long Covid, uno stile di vita sano ne riduce il rischio

Dormire bene e mantenere il giusto peso corporeo può fare la differenza. Uno stile di vita sano, infatti, riduce il rischio di sviluppare Long Covid

Long Covid, uno stile di vita sano ne riduce il rischio

La pandemia di Covid ha tenuto con il fiato sospeso tutto il mondo. Poi, con l'avvento dei vaccini, si è finalmente iniziata ad intravedere la luce in fondo al tunnel. Eppure vi è una conseguenza della malattia abbastanza temuta e più diffusa di quanto si possa credere. Stiamo parlando del Long Covid. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ad ottobre 2021 lo ha definito "una condizione che si verifica in individui con una storia di infezione da SARS-CoV-2 probabile o confermata, di solito tre mesi dall'insorgenza di Covid-19 con sintomi che durano da almeno due mesi e che non possono essere spiegati da una diagnosi alternativa".

I casi sono molto diffusi. Si pensi, ad esempio, che nel 2021 apparve su Jama Network uno studio condotto dagli scienziati del Penn State College of Medicine secondo cui più della metà dei 236 milioni di pazienti in tutto il mondo a cui era stata diagnosticata l'infezione da coronavirus da dicembre 2019 avrebbe sperimentato la sintomatologia di Long Covid fino a sei mesi dopo la guarigione. I tempi di ripresa dal SARS-CoV-2 variano da persona a persona, tuttavia si è giunti alla conclusione che circa il 10-20% dei cosiddetti soggetti "Long-Haulers" ("portatori a lungo termine") deve fare i conti con manifestazioni varie che si protraggono anche per un lungo periodo.

Le cause e i fattori di rischio del Long Covid

Attualmente la scienza sta cercando di chiarire con maggiore precisione le cause del Long Covid. Ad ogni modo si ritiene che il suo avvento sia strettamente collegato alla cosiddetta tempesta di citochine, una risposta infiammatoria intensificata. Dopo la guarigione il sistema immunitario va in tilt e continua a combattere il virus anche se questo è stato eliminato dal corpo. Ciò si traduce in una produzione continua di citochine e, dunque, in una flogosi persistente che interessa vari organi: cuore, cervello, polmoni, fegato, sangue e reni.

Il Long Covid può interessare chiunque a qualsiasi età, però è bene ricordare che esistono dei fattori di rischio. Questi sono stati elencati in uno studio pubblicato su Cell e includono:

  • Anziani e donne con meno di 60 anni;
  • Diabete di tipo 2;
  • Presenza di auto-anticorpi nel sangue;
  • Alta carica virale nelle prime fasi dell'infezione;
  • Presenza di coinfezioni silenti come il Citomegalovirus;
  • Obesità e sovrappeso.

I sintomi del Long Covid

Come già detto la sintomatologia da Long Covid può durare per settimane o anche per mese. Le manifestazioni variano da individuo a individuo e possono essere presenti singolarmente oppure tutti insieme. Tra i sintomi classici rientrano:

  • Stanchezza;
  • Nebbia cerebrale;
  • Fiato corto;
  • Dolore al petto;
  • Algia muscolare e/o articolare;
  • Aritmia;
  • Vertigini;
  • Perdita totale o parziale del gusto e dell'olfatto;
  • Febbre intermittente;
  • Ansia o depressione.

I pazienti possono lamentare altresì: problematiche gastrointestinali (diarrea, dolori addominali, nausea, vomito), mal di gola, contrazioni muscolari, occhi secchi. Ancora eruzioni cutanee, irritabilità, tremori, brividi e sudorazione eccessiva.

Prevenire il Long Covid con uno stile di vita sano

Abbiamo già detto che per le donne con meno di 60 anni il rischio di soffrire di Long Covid è maggiore. Gli scienziati della Harvard TH Chan School of Public Health hanno notato che le esponenti del sesso femminile con uno stile di vita sano (esercizio fisico costante, peso corporeo nella norma, sonno regolare, dieta di alta qualità, moderato consumo di alcol, no fumo di sigaretta) avevano circa la metà della probabilità di sviluppare le conseguenze a lungo termine dell'infezione da coronavirus. Lo studio, guidato dal ricercatore senior Andrea Roberts, è stato pubblicato su "JAMA Internal Medicine".

Il team ha analizzato i dati di oltre 32mila infermiere che avevano partecipato al Nurse's Health Study II, riferendo del proprio stile di vita nel 2015 e nel 2017. Le stesse, precisamente più di 1.900, si erano ammalate di SARS-CoV-2 da aprile 2020 a novembre 2021. E il 44% aveva sviluppato Long Covid. Il rischio di incorrere in questa condizione era del 49% inferiore in chi aveva uno stile di vita sano. Tra i sei fattori sopra citati a fare la differenza erano soprattutto le ore di sonno regolari (da sette a nove) e il peso corporeo nella norma.

Inoltre le donne con uno stile di vita pre-infezione salutare con Long Covid avevano una possibilità inferiore del 30% di incorrere in sintomi interferenti con la quotidianità.

Secondo gli scienziati le cattive abitudini sono fattori predisponenti per la tempesta di citochine e, quindi, per l'insorgenza di uno stato flogistico cronico. A breve verranno condotti ulteriori studi per confermare definitivamente quanto scoperto.

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