Scarlattina, prevenzione e cure: quali sono i sintomi e le modalità di contagio

La malattia colpisce prevalentemente i bambini, ma può manifestarsi anche negli adulti. Ecco di cosa si tratta e perché è importante fare attenzione

Scarlattina, prevenzione e cure: quali sono i sintomi e le modalità di contagio
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Con l'arrivo dell'inverno si torna a parlare anche di malattie esantematiche, in particolar modo della scarlattina, che tendenzialmente ha il suo picco proprio nel tardo autunno-inverno e in primavera. La scarlattina è una patologia infettiva molto contagiosa che si manifesta con febbre, angina faringea ed esantema puntiforme, un rush cutaneo ben visibile sull'epidermide dei pazienti. Ad essere colpiti sono prevalentemente bambini, ma possono contrarre la malattia anche giovani adulti e adulti.

Come si trasmette e in che modo si manifesta

Provocata dallo Streptococcus pyogenes, un batterio di "gruppo A" capace di produrre la tossina pirogenica che causa l'esantema, la scarlattina è una delle principali malattie esantematiche dell'infanzia, alla pari di rosolia e varicella. In questo caso, però, a provocarla è un batterio, non un virus. La sua trasmissione avviene per via aerea tramite goccioline di saliva, le cosiddette "droplets" e ha un periodo di incubazione di circa 2-5 giorni prima di esordire con i primi sintomi.

Un tempo veniva considerata una malattia mortale, in grado di progredire e portare a complicazioni come glomerulonefrite ed endocardite. Oggi, per fortuna, non è più così, e la patologia risulta trattabile con gli antibiotici. Fra sintomi maggiormente ricorrenti abbiamo: febbre elevata, cefalea, nausea e vomito, angina faringea rossa (ossia infiammazione della faringe) e lingua "a fragola". Quest'ultimo sintomo è rivelatore della scarlattina, essendo caratteristico. In pratica la lingua si presenta prima coperta da una patina bianca, poi, man mano, si desquama, assumendo un colore rosso vivo e papille più grandi (ipertrofiche). A seguire si presenta il tipico esantema cutaneo, un rush che dalla zona dell'inguine sale alle ascelle e al collo, diffondendosi. Per avere una maggiore certezza nella diagnosi si può procedere con un tampone faringeo.

Come abbiamo visto si tratta di una malattia contagiosa. Questa patologia si caratterizza per essere trasmissibile già 5 giorni prima la comparsa dei sitomi, ma poi smette di esserlo trascorse 48 h dalla terapia antibiotica.

Trattamento

La cura d'elezione, oltre al riposo, è la somministrazione di antibiotici. I medici tendono a prescrivere l'amoxicillina, da assumere per via orale per un periodo di 10 giorni. Vengono impiegate anche la penicillina benzatina, e la cefalosporina. Oltre a ciò vengono somministrati anche antipiretici per contrastrare la febbre.

Purtroppo, a differenza di

altre esantematiche, aver contratto la scarlattina non fornisce immunità permanente. Per quanto riguarda la gravidanza, non viene considerata fra le patologie pericolose, poiché non va a colpire il feto.

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