La corsa dei prezzi del carburante non accenna ad arrestarsi. Nelle regioni del Centro il costo di un litro di benzina sfonda quota 1,80 euro. E il nuovo rincaro non interessa solamente poche regioni, perché a salire è anche la media nazionale, che si attesta a quota 1,74 euro. Sopra 1,7 euro anche il diesel, con picchi al Sud.
La colpa dei nuovi aumenti è da attribuire in pare alle compagnie petrolifere, spiega Quotidiano energia, che hanno ceduto alle pressioni internazioni "dopo il tentativo di autoregolamentazione". Le quotazioni di benzina e diesel nel Mediterraneo hanno segnato un rimbalzo a 12 e 13 dollari a tonnellata.
Sulle contrattazioni non pesa unicamente "la salita del Brent dopo la notizia di un accordo di massima nell’Ue per un embargo alle importazioni di greggio dall’Iran, ma anche i guai finanziari di Petroplus e le tensioni sulla disponibilità dei derivati in Europa".
L'Eni ha deciso questa mattina un aumento di 0,4 centesimi sulla benzina e di 0,6 centesimi sul diesel, cifre che comunque si mantengono al di sotto "di quanto era ipotizzabile".
La Esso è salita di 0,5 e 0,7 centesimi, mentre TotalErg di 0,7 centesimi sui due prodotti. La Q8 ha rialzato il prezzo della verde di 1,1 centesimi e quello del gasolio di 0,8 centesimi e Shell entrambi di 1 centesimo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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