Bergamo: il gol non abita qui È sempre Novara dei miracoli

Era atteso l'allungo dell'Atalanta, invece l’hanno fatto il Modena all’ora del pranzo e il Novara a metà pomeriggio mentre in serata il Siena, che poteva agganciare a quota sette punti le due formazioni, non è riuscito ad andare oltre l’1-1 nel derby toscano contro il Livorno: alla rete amaranto di Dionisi (17’) ha risposto il bianconero Larrondo sul finire della partita.
La squadra bergamasca è stata bloccata in casa dal Frosinone, l'allenatore Colantuono, un po' deluso dal precedente pareggio senza gol a Varese, aveva modificato la formazione-tipo e preparato altri schemi: Doni per dare più consistenza al centrocampo, in avanti Ruopolo al fianco di Tiribocchi lasciando Ardemagni in panchina. Scarsi risultati in attacco, un solo tiro in porta e una punizione di Doni. Colantuono ha cercato rimedi in corsa inserendo il centrocampista cileno Carmona, reduce da un mondiale molto positivo, ha inventato l’accoppiata di punta Ceravolo-Ardemagni. L'ottima regia di Doni non è stata sufficiente per fare breccia nell'accorta difesa ciociara ed è stato, anzi, il portiere Consigli a sventare la beffa, proprio allo scadere. I bergamaschi hanno largamente vinto il confronto tattico e di possesso palla, sul ring sarebbe stata vittoria ai punti, ma non sono andati oltre il pareggio.
Il Modena mentre la gran parte dei tifosi stava mangiando ha piegato il Padova allo scadere del primo tempo ed è lassù a guidare il gruppo, in una posizione che può diventare un punto di lancio verso ambizioni per ora nascoste. Al fianco degli emiliani, c'è il Novara di Tesser che prosegue sullo slancio della recente promozione. Quello del Cittadella è un campo sul quale, benché manchino Ardemagni e Iunco, è sempre difficile imporsi. Il successo piemontese è opera anche dell'anziano portiere Fontana che ha parato il rigore di Bellazzini e l'eventuale pareggio forse avrebbe dato diverso proseguimento all'incontro. Per squadre che hanno la salvezza quale traguardo primario i punti conquistati all'inizio della stagione oltre che fare classifica danno fiducia e altre motivazioni.
All'ordine del giorno l'altra neo-promossa e debuttante assoluta. Senza campo e senza tifosi, ieri è diventato il Portogruaro dei miracoli battendo il Sassuolo. Il «Mecchia» non è omologato per la serie B, gioca le gare casalinghe a Udine con un seguito di qualche centinaio di tifosi. L'allenatore Viviani ha integrato i giovani con il gruppetto dei più esperti, una squadra che gioca in velocità e sa difendersi senza affanno. Un ostacolo impegnativo, fino a quando riuscirà a tenere il ritmo, l'organico non offre molte possibilità di ricambio. Al Sassuolo manca il cannoniere Noselli, ma l'allenatore Arrigoni ha tenuto a lungo in panchina Bruno che ha una scheda piena di gol. Il poker realizzato all'avvio a Livorno forse era stato più colpa dei toscani che pieno merito degli emiliani. Il Torino ha racimolato il pari primo punto sabato sera, rimontando il Crotone con un gol di Iunco. Era importante cancellare lo zero in classifica ma il pareggio non guarisce del tutto la squadra granata, ancora alla ricerca di un'impostazione efficace a centrocampo. Gasbarroni non offre sufficiente continuità per diventare l'uomo-guida. La notizia più importante è il rientro di Rolando Bianchi utilizzato nel finale, giusto in tempo per ridare vivacità all'azione offensiva, finora incentrata praticamente soltanto su Iunco.

Tempi difficili per Emiliano Mondonico, l'Albinoleffe (un solo punto e 6 gol al passivo) è ben lontano da quello che concluse lo scorso campionato con un veemente finale a ridosso della zona play-off. Il problema è l'attacco, Ruopolo-Cellini ceduti per esigenze di mercato non sono facilmente sostituibili.

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