Berlinguer, la zarina di Telekabul chiude la porta ai colleghi precari

RomaBrutta aria al Tg3 ultimamente. Fuga di redattori e caporedattori verso altri lidi Rai, voci insistenti di demansionamenti nella redazione, e soprattutto contratti precari che non vengono trasformati in assunzioni, malgrado la linea editoriale tratti spesso il tema della precarietà. I contratti a termine che aspettano una regolarizzazione al Tg3 sono quattro. L’azienda, raccontano gli esponenti sindacali della Rai, ha fatto capire che sarebbe disponibile ma dalla direzione di Telekabul, da qualche mese in mano a Bianca Berlinguer, non arrivano cenni. Un silenzio che stranisce, visto che arriva dalla testata più a sinistra della Rai, tradizionalmente molto attenta ai temi del lavoro, precari in primis. Not in my backyard, ovvero evviva la solidarietà coi co.co.pro purché non chiediate a noi di assumerli? Sarebbe una lettura malevola, però è quella che si fa nelle stanze Rai a proposito del Tg3 della Berlinguer. Su questa vicenda si registra un serio imbarazzo nell’Usigrai, che per ora non si è espresso pubblicamente ma potrebbe farlo a breve, come auspica il componente del direttivo Stefano Campagna. Anche perché la vicenda potrebbe generare dei forti squilibri nell’opposizione progressista in Rai, visto che il denigrato Minzolini di precari ne ha assunti 18. Se a fare una politica di sinistra fosse proprio il direttore considerato più vicino a Berlusconi, invece che la «rossa» Bianca Berlinguer, sarebbe un bello smacco per gli anti-berluscones di Viale Mazzini.
Oltre a questo, c’è il fenomeno di emigrazione giornalistica coincidente con l’arrivo della Berlinguer. Sono già «fuggiti» Nadia Zicoschi, al Tg2, l’ex caporedattore economico e la sua vice, Luca Mazzà e Loredana Quattrini, entrambi a RaiSport, e poi ancora Monica Carovani, approdata al sito internet del Tg1. Un piccolo esodo, ma perché? In parte è fisiologico ad ogni cambio di direzione, ma se stavolta è accentuato è perché nella redazione si percepisce una linea netta di separazione tra i «fedelissimi» e tutti gli altri. Nel team vicino alla «zarina» bianca, ci sono Maria Cuffaro (ex santorina, proprio come la Berlinguer), Riccardo Chartroux - marito di Maria Luisa Busi, prossima conduttrice di un programma sul Tre dopo l’addio al Tg1 - Niccolò Bellagamba, Gianfranco Fulgenzi e Riccardo Colzi, provenienza Tg1.
C’è un’altra situazione definita «anomala» in ambienti Rai. Ci si riferisce ad un distacco al Tg3 (cioè il prestito di un giornalista da una testata ad un’altra, sempre Rai) proveniente da RaiNews24, bacino di professionisti di area centrosinistra. Il caporedattore Guido Torlai, che appartiene all’organico di RaiNews24, è attualmente «distaccato» come capo delle Cronache del Tg3. Niente di strano fin qui, perché basta una richiesta formale e l’assenso del direttore di RaiNews24. Ma allora perché il distaccamento non è stato approvato per un’altra giornalista di RaiNews24, Dania Mondini? Forse perché a richiederla è stato il Tg1 di Minzolini, dunque un «nemico»? Sarebbe un fatto molto strano. Anche perché la Mondini ha una ragione in più degli altri a chiedere il distacco, avendo documentato una particolare condizione di salute che, per quanto riguarda la vista, richiederebbe - secondo lo stesso Ufficio di medicina del lavoro Rai - un passaggio a mansioni diverse da quelle di videoterminalista (lavoro che impone molte ore consecutive davanti allo schermo).

La richiesta di distacco al Tg1 giace inevasa da due mesi, diversamente da quella del Tg3, celermente accontentata. Non solo, la Mondini è stata tolta dalla conduzione dal direttore Mineo. Una punizione? Giammai, quei termini si usano solo nel tg di centrodestra.

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