Roma - Con l’inno italiano e l’arrivo del presidente del Consiglio inizia - nel complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia - la direzione nazionale del Pdl. Berlusconi, sull’attenti, canta sorridendo. Insieme a lui i coordinatori Denis Verdini, Ignazio La Russa e Sandro Bondi. Il premier prende la parola e subito rivela le proprie intenzioni: "Le campagne di fango non mi fermeranno". E con una frase tagliente lascia intendere che dietro a certi episodi - e a certe strane coincidenze temporali - potrebbe nascondersi "una vendetta della malavita".
Frazionamento dei partiti è un male Berlusconi si scusa per il ritardo con cui arriva alla direzione del Pdl e spiega la ragione: era impegnato in un incontro con il premier belga, Yves Leterme, presidente di turno dell’Ue. "Mi ha raccontato la situazione del Belgio che non è facile, perché - ha raccontato - da moltissimi mesi non riescono a formare un governo. Ha convenuto con me che il frazionamento dei partiti è il peggior guaio per la democrazia".
Le campagne di fango non mi fermano "Lasciatemi dire una cosa che mi viene dal cuore: l’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio". Ripete queste parole, che pronunciò dall'ospedale dopo l'aggressione dell'anno scorso. E va avanti: "Per l’amore della libertà resisto agli attacchi infondati che mi vengono rivolti e continuerò a difendermi. La mia presenza in politica - aggiunge con determinazione - rappresenta per i miei nemici un ostacolo insormontabile per arrivare al potere. Le campagne mediatiche fondate sulla menzogna non mi fermeranno. Se mi fermassi tradirei gli italiani".
Rinnovare il Pdl "D’ora in avanti ci sarà maggiore possiblità di espressione e proposta anche ai livelli locali del partito", assicura il Cavaliere, che ammette una colpa: "Forse per nostro demerito" ai livelli periferici del partito finora "non c’è stata una grande possibilità di esprimersi ed avanzare proposte". Ma d’ora in poi la situazione cambierà, grazie all’avvio della campagna di tesseramento, alle molte riunioni del partito che si terranno periodicamente, ai congressi locali che si svolgeranno da luglio dell’anno prossimo fino ad arrivare al congresso nazionale. In questo modo, garantisce Berlusconi, "avremo modo di dare una spinta propulsiva e di rinnovamento" al partito.
Siamo partito democratico "C’è così tanta democrazia nel nostro movimento - assicura Berlusconi - che per ben sette volte (le ho contate) mi sono adeguato a decisioni assunte dalla maggioranza nell’Ufficio di presidenza e che io non condividevo. Più democrazia di questa non si può avere".
Università: risorse per la riforma "Approvare subito e senza indugi la riforma dell’Università già approvata dal Senato". È uno degli obiettivi che più stanno a cuore al presidente del Consiglio. Che assicura: "Non neghiamo che la congiuntura internazionale ci ha impedito di destinare tutte le risorse che avremmo voluto alla formazione dei nostri giovani, ma vi assicuro che le risorse arriveranno.
Giustizia è priorità "La riforma della giustizia è una priorità del Paese". Ne è sempre più convinto il premier. "Rivendichiamo i risultati già ottenuti come l’introduzione del reato di stalking, la riforma del processo civile".Poi chiarisce un punto chiave della riforma, su cui Fini nei giorni scorsi ha posto dei paletti: "Mai pensato di assoggettare i pubblici ministeri al potere esecutivo".
Fisco e federalismo A questi risultati, indicati con orgoglio, Berlusconi aggiunge il "contrasto sistematico all’evasione fiscale" e l’introduzione della "cedolare secca sugli affitti", ed è in cantiere una grande riforma fiscale. Sul fronte del "federalismo fiscale" il premier ha sottolineato come "con questa riforma abbiamo costruito le premesse di un sistema pubblico più rispettoso del denaro dei contribuenti, che ridurrà la pressione fiscale e consentirà di avere servizi di qualità".
Futuro e libertà dica cosa vuole "Se Futuro e libertà ritiene esaurita l’esperienza di governo e non intende andare avanti - dice con voce ferma Berlusconi - lo deve dire con chiarezza e lo deve dire subito. In quel caso siamo pronti a raccogliere la sfida e andare subito alle urne". E dopo questa esortazione alla chiarezza il ramoscello d'ulivo: "Se c’è la volontà di andare avanti con il nostro governo e dimostrare lealtà ai nostri elettori siamo pronti a realizzare un patto di legislatura e a proporre un rinnovamento del sistema di alleanze dentro il centrodestra".
L'asse Pdl-Lega "Noi e la Lega non consentiremo che la nostra democrazia venga sfregiata". Il governo "è forte e proprio questa nostra fa sì che la sinistra tenti di spostare la partita nei palazzi del potere. Ma noi e la Lega impediremo che la nostra democrazia sia sfregiata". Berlusconi poi rivendica il fatto che "il nostro è l’unico governo di una democrazia occidentale che, nel pieno della crisi, ha vinto le elezioni di medio termine tutti gli altri governi hanno perso. Abbiamo la forza per continuare a governare".
Sinistra ci porterebbe a declino greco Non poteva mancare un duro affondo contro la sinistra: "Non avendo i numeri per governare - puntualizza il Cavaliere - questa sinistra chiede tutti i giorni a gruppi che sono usciti dal Pdl di staccare la spina al governo, ennesima manifestazione irresponsabilità e disperazione politica". "Il ritorno di questa sinistra al governo - dice allarmato il capo del governo - porterebbe l’Italia a una situazione di declino come in Grecia.
La sinistra non sarebbe mai in grado di proseguire nella disciplina di bilancio. Abbiamo da collocare un miliardo di titoli al giorno e solo la tenuta dei conti pubblici ha evitato che la speculazione internazionale si avventasse sul nostro Paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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