Erano davvero pesanti le biciclette di inizio secolo, soprattutto per chi le usava per lavorare. Bisognava pedalare e gonfiare i muscoli delle gambe per fare strada. Mica come quelle di oggi, in titanio o carbonio, che si alzano con un dito. E bastano pochi particolari per immaginare la fatica e il sudore di chi, ai primi del Novecento, utilizzava queste mezzi per guadagnarsi la giornata: dal fotografo al medico, dal barbiere allo scrivano, passando per il parroco, larrotino e molti altri. È questo il senso di «Lavorando, pedalando», organizzata dallassociazione Amici del Cappello Monza e Brianza a da Ab&Com, in collaborazione con il Comune, che oggi e domani porterà a Seregno, in piazza Vittorio Veneto, una quindicina di autentiche biciclette da lavoro storiche. Quelle che ripropongono unepoca passata e irripetibile. Adesso domina la tecnologia più sfrenata. Siamo nellera dei telefonini sempre più sofisticati, dei computer del digitale terrestre, dei satelliti. «Si tratta spiega lassessore alle Politiche Giovanili Nicola Viganò di un vero e proprio museo della bicicletta a cielo aperto. Ma non solo.
La mostra è anche loccasione per riflettere sul nostro passato, sulla nostra storia e sulla nostra passione per il lavoro, in particolare per lartigianato. Con uno sguardo sul futuro. Oggi, infatti, la bicicletta è tornata di moda». La presenza di apposite scenografie ed attori rendono lesibizione interattiva (info: 0362-263449, email: info.giovani@seregno.info).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.