Controlli a tappeto negli insediamenti abusivi. Ieri i carabinieri dellEur e dell8° Reggimento «Lazio» hanno passato al setaccio laccampamento di via Alessandro Marchetti e via del Cappellaccio. Due clandestine bosniache di 24 e 41 anni, entrambe pregiudicate e colpite da decreto di espulsione rispettivamente nel 2007 e nel 2006, sono state arrestate e portate in caserma.
Fermato anche un pregiudicato romeno di 44 anni che già due anni fa era stato raggiunto da un provvedimento di allontanamento per motivi di pubblica sicurezza. Per questo motivo luomo è stato trasportato presso il Centro di Prima Accoglienza di Ponte Galeria. Nel corso delloperazione sono state controllate 80 persone, 7 delle quali prive di documenti, che sono state sottoposte a fotosegnalamento per valutare successivamente il diritto a restare in Italia.
Altri quattro stranieri sono stati fermati dai militari perché già destinatari di provvedimenti di espulsione. I militari della stazione Roma Monte Mario hanno arrestato in via Cesare Lombroso due cittadini originari della ex Jugoslavia: un giovane di 22 anni e una pregiudicata di 30.
Nella stazione ferroviaria del quartiere sono stati invece fermati un trentenne del Sudan e un diciannovenne del Bangladesh, entrambi pregiudicati, entrambi clandestini. Per questi quattro, che saranno giudicati nei prossimi giorni con rito direttissimo, è stata già avviata la procedura per lallontanamento dal territorio nazionale.
«Ringraziamo lArma per le operazioni che sono state effettuate in questi stanziamenti abusivi - ha commentato nel pomeriggio Augusto Santori, consigliere Pdl nel XV municipio -. I risultati che hanno raggiunto i carabinieri confermano purtroppo il diffuso stato di illegalità presente in queste realtà e la necessità sempre più incombente di provvedere allo sgombero delle suddette aree abusivamente occupate, richiesta questa più volte espressa dal territorio e dal sottoscritto tramite denunce ed esposti».
«Il fatto che siano stati fermati pregiudicati e clandestini colpiti da provvedimenti di espulsione - ha proseguito Santori - deve suggerire che saranno moltissimi i presunti rom a non avere diritto di cittadinanza nei nuovi campi attrezzati previsti dal piano nomadi». Unevenienza che in realtà era stata più volte segnalata agli uffici competenti anche dagli agenti del Nae del XV gruppo della municipale.
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