Bnl, nel mirino la partecipazione di Gnutti

Antonveneta: i magistrati della capitale potrebbero convocare D’Amico, manager della Popolare

Gianluigi Nuzzi

da Milano

Nell’inchiesta sulla scalata a Bnl si apre un nuovo fronte investigativo che riguarda le acquisizioni più recenti compiute da Emilio Gnutti.
Quell’1% di Gnutti. Secondo quanto emerge ai Pm Achille Toro e Perla Lori, a luglio scorso l’imprenditore bresciano avrebbe acquistato l’1 per cento di Bnl senza comunicarlo agli organi di vigilanza. L’operazione, che si concluse con un successivo passaggio di mano della quota, aveva infatti portato Gnutti a superare la soglia del 5 per cento. Gnutti non è iscritto nel registro degli indagati ma la procura ha chiesto al nucleo valutario della Guardia di finanza approfondimenti proprio su questa operazione. Accertamenti che verranno illustrati in un’informativa divisa in capitoli e nei quali si affronteranno tutti i possibili chiaroscuri dell’Opa Unipol.
Un altro punto che i magistrati stanno valutando riguarda, per esempio, la possibilità di riallineare il prezzo dell’Opa, fissato a 2,70 euro per azione (e approvato dalla Consob). Il riallineamento, secondo alcune interpretazioni, dovrebbe imporsi visto che sono state rastrellati titoli a prezzi molto più alti, con punte di 2,9 euro per azione. La materia è comunque controversa: il procuratore aggiunto Toro sta verificando i precedenti e alcune vendite prima di decidere se muovere o meno contestazioni formali. Tra le cessioni, gli inquirenti stanno rivedendo proprio in questi giorni le carte acquisite su quella compiuta a prezzi vicini ai massimi a Carige.
Rcs e Intermobiliare. Il procuratore aggiunto Toro non trascura nemmeno l’inchiesta su Rcs che vede Stefano Ricucci indagato per aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza dallo scorso 17 agosto. In procura si stanno rivedendo tutti gli ordini di acquisto e vendita del titolo della casa editrice del Corriere della Sera da parte di Ricucci e del gruppo Magiste.
In particolare, vengono valutati con attenzione quelli eseguiti da Banca intermobiliare di Torino. In particolare si stanno ricostruendo i rapporti finanziari tra Ricucci e un funzionario della Banca che avrebbe curato diversi ordini d’acquisto di titoli Rcs.
Fazio su Antonveneta.

Potrebbe essere convocato a breve in Procura a Roma Gennaro D’Amico, l’ex funzionario di Bankitalia assunto da Gianpiero Fiorani e ora consigliere della Banca Popolare di Cremona, Bipielle Gestione credito e Bipielle Ict. Per gli inquirenti avrebbe tenuto i rapporti tra Lodi e la banca centrale. Sentito più volte come teste a Milano, ha raccontato degli incontri avuti con il governatore.
gianluigi.nuzzi@ilgiornale.it

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