Bologna-Genoa, per buttare giù dalle Torri un euroconcorrente

Bologna-Genoa, per buttare giù dalle Torri un euroconcorrente

Parma e Samp dicono che bisogna scendere in campo concentrati e aggressivi e che quella di oggi per nessuna delle due sarà la partita della vita. Chissà se ci credono davvero? Intanto i due tecnici studiano la mossa per uno scacco matto che da troppo tempo manca, a cominciare dalla formazione blucerchiata, reduce da quattro sconfitte consecutive. Cavasin sembra intenzionato a confermare il 3-5-2 sceso in campo a Catania, anche se il tecnico in conferenza stampa non si è sbilanciato: «In questi giorni abbiamo provato vari giocatori, varie posizioni. Vederli anche in ruoli e moduli differenti mi aiuta a sapere qualcosa di più su di loro. La situazione evolve, il sistema di gioco che adotteremo e chi lo interpreterà li vedremo prima della gara. Di sicuro c'è che la partita di domenica scorsa sarà diversa da quella che andremo a fare, sarà diverso l'avversario e forse anche noi potremmo cambiare tanto. Non si tratta di pretattica ma bisogna bilanciare alcune cose anche a livello di uomini».
L'impressione però è che alla fine il centrocampo a cinque sia quello che si adatta meglio alle caratteristiche dei giocatori blucerchiati, nonostante l'assenza di Palombo, che ovviamente non è stato convocato e che rientrerà dopo la sosta di campionato, e la squalifica di Tissone, che comunque difficilmente avrà qualche altra chance in questo finale di stagione dopo l'ingenuità di Catania che rischia di costare cara alla Sampdoria. Manca un interno che dovrebbe essere Lacko, già titolare in Sicilia ma in difesa e che quindi sarà schierato in una posizione inedita con Ziegler ultimo di sinistra. Intanto in difesa è rientrato Gastaldello dalla squalifica ma soprattutto c'è il recupero di Lucchini, regolarmente convocato e che a questo punto si gioca una maglia da titolare con Martinez, uno dei migliori a Catania.
A destra invece Zauri sembra essere preferito al giovane Volta, ma il problema resta sempre lo stesso, quello del gol che non arriva: «Siamo in evoluzione – spiega il tecnico - In casa potremo avere più opportunità di segnare. Se devo guardare a questa settimana, le cose in allenamento sono andate diversamente rispetto alla scorsa. Maccarone ha fatto due gol, i segnali ci sono e col Parma saremo di sicuro più offensivi. Cercheremo di tirare in porta, di proporci sulla metà-campo avversaria, ben sapendo che anche da corner e punizioni si risolvono le partite. Abbiamo le capacità: si tratta di tirarle fuori in questo momento, che tra l'altro è quello giusto».
Il Parma intanto arriva da una settimana travagliata, dopo il gol irregolare concesso al Napoli e dopo le polemiche da parte della dirigenza gialloblù. Al termine dell'allenamento di rifinitura sostenuto ieri al Centro Sportivo di Collecchio, Pasquale Marino ha convocato 20 giocatori recuperando Amauri che potrebbe giocare al fianco o di Palladino o di Giovinco: «La Sampdoria – ha detto Marino – è una squadra ben organizzata. Ha avuto delle difficoltà, simili alle nostre, anche se loro hanno perso qualche innesto importante nel mercato di gennaio mentre noi abbiamo avuto tanti infortunati. Certamente sia noi sia la Samp siamo al di sotto delle aspettative.

Per questo di fronte a Marassi si troveranno due squadre pronte a dare il massimo, siamo arrabbiati, siamo carichi perché pensiamo di aver lasciato qualche punto domenica e vogliamo recuperarlo proprio con la Sampdoria. Abbiamo la cattiveria giusta, abbiamo recuperato giocatori importanti, ci siamo allenati con intensità e concentrazione per cui siamo ottimisti per quello che andremo a fare».

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