Bongiorno, è un nuovo inizio: sarà di Mike il Teatro dell’Arte

Il Teatro dell’arte di viale Alemagna sarà intitolato a Mike Bongiorno, che da quella sala iniziò le trasmissioni dei suoi due primi programmi, «Arrivi e partenze» e «Lascia o raddoppia?». Ad annunciarlo è stato ieri il sindaco Letizia Moratti, al termine dei funerali di Stato che si sono tenuti in Duomo. «Milano è la città che accolse Mike - ha ricordato il primo cittadino - e lui scelse Milano perché la considerava una città innovativa. Per questo gli intitoleremo il Teatro dell’arte da cui lui iniziò le sue trasmissioni».
Nota anche come Crt, cioè Centro di ricerche per il teatro, la sala si trova in viale Alemagna 6, nella struttura della Triennale all’interno del parco Sempione, ed è di proprietà comunale dal 1960. Prima di allora, dal 1955, è stata gestita dalla Rai che l’ha destinata a studio televisivo, realizzandovi trasmissioni con il pubblico in sala. A quell’epoca Mike Bongiorno stava lavorando ad «Arrivi e partenze», il programma che aveva inaugurato le trasmissioni della Rai il 3 gennaio 1954. «Arrivi e partenze» era una breve rubrica settimanale con interviste a note personalità in arrivo e in partenza dall’Italia. Mike, insieme ad Armando Pizzo, aveva il compito di fermare gli intervistati nei principali porti italiani o all’aeroporto di Linate, cogliendo al volo le loro riflessioni. E sempre al Teatro dell’arte di viale Alemagna, il 26 novembre 1955 alle 21, ha esordito anche il primo programma a quiz di Mike Bongiorno, «Lascia o raddoppia?».
In lizza c’erano concorrenti esperti in una sola materia, chi di cinema, chi di calcio, chi di musica classica. Partendo da una quota di 2.500 lire e rispondendo a quesiti sempre più difficili, era possibile arrivare in «cabina», raddoppiare e vincere fino a 5 milioni e 125mila lire in gettoni d’oro del valore di 40mila lire l’uno. E a ispirare Mike fu proprio un programma americano nato appena sei mesi prima, «The $ 64,000 Question», il primo telequiz della storia. Il Teatro dell’arte si rivelò particolarmente adatto al ruolo di studio di registrazione di «Lascia o raddoppia?», essendo dotato di un palcoscenico ampio e funzionale e di una sala che tra platea e galleria arrivava a contenere 900 posti a sedere.
Anche se presto, grazie al grande successo di «Lascia o raddoppia?», non furono più sufficienti. I milanesi che volevano assistere alla trasmissione in diretta erano sempre più numerosi e così fu necessario trasferire lo studio nei più spaziosi padiglioni della Fiera. Mike tornerà comunque al Teatro dell’arte nel 1969, anche se per breve tempo, per condurre il «Controfestival di Sanremo». Ora, grazie alla dedica voluta dalla Moratti, in qualche modo vi resterà per sempre. Un’occasione in più per ricordare il presentatore, che ieri è stato commemorato in forma solenne in Duomo di fronte a 10mila persone stipate all’interno della cattedrale e, secondo i dati diffusi dalla questura, altre due-tremila che hanno assistito alla celebrazione sul sagrato.

Oltre al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al sindaco Moratti, erano presenti anche il presidente della Provincia, Guido Podestà, il prefetto Gian Valerio Lombardi e personalità dello spettacolo tra cui Fiorello, Fabio Fazio e Pippo Baudo.

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