Bossi: "Offerta tardiva Governo avrà la fiducia" Bersani: Paese ignorato

Il leader della Lega respinge la proposta del Fli: "E' tardi per trattare, vediamo i numeri a Camera e Senato". Bersani attacca: "Dal premier pura irresponsabilità"

Bossi: "Offerta tardiva 
Governo avrà la fiducia" 
Bersani: Paese ignorato

Roma - "Come fa Fini a pensare a quelle cose? È tardi, domani mattina vediamo i numeri al Senato e alla Camera". Così il ministro Umberto Bossi respinge l’ultima proposta avanzata da Futuro e libertà. "Il governo ce la farà, ce la farà", è la previsione del Senatùr.

Non si governa con un voto in più Bossi non ha dubbi: "Con un voto in più non si governa. E se non si può governare, fatalmente si va al voto". Il leader del Carroccio lo ha detto al Senato, subito dopo l’intervento del presidente del Consiglio. "Berlusconi ha fatto un ottimo discorso, equilibrato, preciso, uno dei migliori che ha mai fatto -ha aggiunto il leader della Lega-. Penso che il governo otterrà la fiducia, anche alla Camera". Bossi ha apprezzato le parole del premier. A chi gli domanda se pensa che abbia convinto gli indecisi, Bossi risponde "non lo so, però penso che ottenga la fiducia". Anche alla Camera? "Sì, sì". Bossi è stato fra i primi a giungere a palazzo Madama, seduto alla destra del presidente del Consiglio per tutta la durata del suo intervento in aula.

Ingresso Udc? Ne parliamo fra 2 giorni Di un eventuale ingresso nell’Udc nel governo, se ne parli "tra qualche giorno". Bossi ha commentato così, con i giornalisti, l’appello del premier ai moderati. "Ora passiamo la fiducia, questa domanda rifatemela tra qualche giorno", ha risposto il leader del Carroccio a chi gli chiedeva se fosse disposto ad accogliere l’Udc nel governo.

Rosi Mauro: impediremo ribaltone La Lega Nord impedirà che "tatticismi e congiure di Palazzo" mettano a rischio il governo: lo ha detto la senatrice del Carroccio Rosi Mauro, vice presidente del Senato, intervenuta per prima nel dibattito sulla fiducia. "Nelle istituzioni ognuno dovrebbe rispettare il proprio ruolo. Ma oggi è in corso una situazione paradossale perchè si vuole fare un vero e proprio ribaltone".

Finocchiaro: ignora realtà del Paese "Un intervento di stupefacente debolezza, probabilmente Berlusconi voleva tenere un profilo basso ma impressiona la totale assenza di riferimenti alle condizioni reali del Paese". Il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, attacca così l’intervento di Berlusconi. "Non penso che un discorso del genere possa convincere chi ha deciso nella maggioranza di non votare la fiducia".

Rutelli sull'appello ai moderati "I riformisti e i moderati non si possono ritrovare nell’appello di Berlusconi, perchè questo bipolarismo ha sfasciato, ha dato spazio agli estremi". Francesco Rutelli boccia il discorso del presidente del Consiglio. "C’è una crisi politica, perchè la maggioranza nata a quattro oggi non c’è più -ha detto il leader dell’Api-. La crisi c’è già, è aperta da mesi, l’unico che non se n’è accordo è Berlusconi". Per Rutelli  "è evidente che questo governo non ce la fa".

Urso: intervento deludente "Un discorso francamente deludente rispetto alle aspettative e alle necessità del Paese", ha commentato il coordinatore del Fli Adolfo Urso. Urso ha aggiunto che si è trattato di un discorso "difensivo, poco attento alle esigenze di sviluppo e crescita che interessano gli italiani che vivono con difficoltà la crisi, che fanno fatica ad arrivare a fine mese".

Bonino: terribile scenario "Se Berlusconi otterrà la fiducia con una manciata di voti, questo sarebbe uno scenario peggiore di quello attuale", ha detto in aula la radicale Emma Bonino, che ha fatto sapere che martedi i radicali voteranno senza "patemi d’animo", consapevoli che "non basterà la sfiducia per cambiare pagina. Bisognerà passare - dice la Bonino - da un parlamento di nominati ad un parlamento di eletti". Per Emma Bonino "in Italia non c’è democrazia. C’è la democrazia reale, come altrove c’è il socialismo reale. Berlusconi è un prodotto del sistema partitocratico ed antidemocratico. Questa è una crisi di sistema, di regime".

Bersani: non prende atto della crisi Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, boccia il discorso di Berlusconi e definisce "irresponsabile" la determinazione del premier a non prendere atto della crisi. "È sempre più evidente che l’interesse del Paese sarebbe formalizzare la crisi e dare vita a un governo di responsabilità istituzionale, di transizione", ha spiegato il leader del Pd ai cronisti. "Solo l’irresponsabilità e un ego smisurato possono portare Berlusconi a non prenderne atto", ha aggiunto. Quanto all’intervento a palazzo Madama, "niente di nuovo, un po' di bastone e un po' di carota", ha detto Bersani, "quel che colpisce è ancora una volta che in tutto quel discorso non vi sia un barlume di consapevolezza dei problemi del Paese. Forse continua a pesare più la compravendita che la sua retorica". In questo quadro, ha aggiunto, "la sequenza logica" è che il premier voglia avere la fiducia anche solo per un voto e poi andare alle elezioni. "Non può pensare di governare rubacchiando un voto", ha sottolineato, "nessuna persona di buonsenso può pensarlo".

"Se non passa la sfiducia, opposizione con Fli" "Nella denegata ipotesi, come dicono gli avvocati, che non passi la sfiducia, è evidente che da qui a un mese siamo

daccapo, con in più Fli che è all'opposizione", ha proseguito il leader dei democratici. "Per carità - ha aggiunto Bersani - saranno due opposizioni diverse, ma ci sarà lo spazio per una strategia d'opposizione comune".

 

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