Bpi cede in Borsa e dà l’addio ad Antonveneta

da Milano

Banca Popolare italiana stringe i tempi per l’addio alla quota di Antonveneta, mentre la Borsa reagisce negativamente alle dimissioni dell’ex numero uno Giampiero Fiorani e alle voci su possibili problemi di capitalizzazione (peraltro smentiti con forza dai vertici dell’ex Lodi). Ieri a Piazza Affari, dopo una seduta tutta all’insegna del ribasso, il titolo di Bpi ha chiuso in calo del 3,36% a 8, 92 euro, con scambi molto intensi.
Per quanto riguarda la partita Antonveneta l’amministratore delegato in carica della banca lodigiana, Giorgio Olmo, è andato ieri in Consob e Banca d’Italia. Ai funzionari dell’autorità di Lamberto Cardia Olmo ha fornito gli ultimi aggiornamenti sul contratto di vendita della quota Antonveneta agli olandesi di Abn, giunto ormai alla stesura finale. Gli uomini di Cardia hanno chiesto copia del contratto. Stesso schema in Banca d’Italia dove si è parlato anche della corporate governance dell’istituto lodigiano, con l’annunciata nomina di un direttore generale esterno. Su questa figura, che dovrebbe diventare il perno del nuovo governo societario, continua la girandola dei nomi. Ieri uno tra i manager più gettonati, Ernesto Paolillo, ex direttore generale della Popolare di Milano, si è chiamato fuori. Lo stesso ha fatto Gianni Testoni (Deutsche Bank). Il percorso concordato tra Olmo e le Autorità interessate prevede prima di tutto la firma del contratto tra Lodi e Abn sulla quota di Antonveneta che potrebbe avvenire già oggi. Il contratto sarà sottoposto alla condizione che Bankitalia e Consob dichiarino decadute le due offerte pubbliche presentate suo tempo dalla Lodi. Il primo passo spetterebbe a Banca d’Italia che dovrebbe revocare l’atto amministrativo con cui in luglio diede il suo via libera all’operazione. Poi toccherebbe a Consob, che certificherebbe il venir meno di una condizione essenziale per l’avvio dell’Opa (l’ok di via Nazionale). Infine la Procura della Repubblica di Milano libererebbe materialmente i titoli sequestrati per consentire il loro trasferimento agli olandesi. Domani, tra l’altro, è prevista l’udienza del tribunale del riesame incaricata di verificare il provvedimento di sequestro del Gip Clementina Forleo. I giudici del riesame avranno a disposizione alcuni giorni per prendere una decisione, ma con tutta probabilità il loro esame sarà superato dagli eventi. Gli interessati sperano che per la metà della settimana prossima tutte le autorità coinvolte si siano pronunciate.


Da rilevare infine che la Popolare ha annunciato azioni legali nei confronti di Sole 24 Ore e Corriere della Sera per gli articoli apparsi sui due quotidiani in cui si avanzavano dubbi sulla solidità patrimoniali dell’istituto. In un comunicato Bpi ha ribadito che il proprio patrimonio netto consolidato è di oltre 4 miliardi di euro, cifra che la colloca al settimo posto come patrimonializzazione in Italia.

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