Ognuno festeggia un po' come può. E Vauro si diverte augurando a Silvio Berlusconi di ricevere un'altra statuetta del Duomo sulla faccia. La vignetta pubblicata oggi dal Manifesto parla da sola. Non c'è bisogno di commentarla e la dice lunga sul senso dell'umorismo dei lettori del foglio comunista e dell'odio militante degli anti berlusconiani.
All'indomani del trionfo della sinistra estrema che, alle amministrative di Milan, impongono a Letizia Moratti il secondo turno, il Manifesto va in edicola con un Pisapia a tutta pagina. Il titolo Che sballo la dice lunga sulla soddisfazione del quotidiano comunista per questo "colpo al cuore del berlusconismo". Tonida vittoria già portata a casa, gesta messianiche e attacchi gratuiti. Nell'editoriale dal titolo Siamo tutti milanesi, Norma Rangeri spiega che "a Milano Berlusconi ha chiesto un referendum su di sé e lo ha perso". "Se il voto del capoluogo lombardo era rivelatore di una svolta politica nazionale, la svolta c'è stata - si legge - il crepuscolo dell'estremismo berlusconiano non è più solo un'opinione, è oggi un dato reale confermato dall'elettorato".
Non è certo il sapore di vittoria che pregusta il Manifesto a disgustarci.
Ma una vignetta di gusto molto dubbio firmata Vauro: c'è il Cav preoccupato che cerca di scostarsi da una statuetta del Duomo che gli piove in testa. "Di nuovo?", si chiede Berlusconi. Eppure, nemmeno questo disegno di cattivissimo gusto, riesce a stupirci. Perché, dopo tutto, è sempre la solita sinistra "moderata" che dà al premier dell'"estremista"...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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