Caccia alla cattedra, da assegnare 1.500 posti

Studenti e insegnanti sono in vacanza, ma la macchina organizzativa della scuola lavora a pieno ritmo. Negli uffici dell’Usp (Ufficio scolastico provinciale, l’ex provveditorato) di via Ripamonti impiegati e funzionari sono impegnati nella valutazione dei ricorsi di chi ritiene di aver ottenuto un punteggio sbagliato, o addirittura essere stato indebitamente escluso, dalle graduatorie degli aventi diritto a un posto fisso per l’anno prossimo. Non si sa quando l’operazione sarà conclusa in modo da arrivare alla pubblicazione definitiva delle graduatorie. I tempi sono strettissimi, perché per legge le nomine in ruolo devono essere effettuate entro il 31 luglio. Pena il rinvio al prossimo anno del posto fisso. Un rischio che secondo Rita Frigerio, segretaria provinciale della Cisl scuola, dovrebbe essere scongiurato: «Si troverà il modo – dice – di definire con un decreto i nomi degli aventi diritto al ruolo entro i termini». Questa operazione riguarda 1.500 docenti, la metà del contingente che quest’anno entrerà in ruolo. Gli altri vengono nominati dalle graduatorie dei vincitori di concorso ordinario.

Così come non dovrebbero esserci problemi per l’immissione in ruolo del personale amministrativo, bidelli soprattutto, categoria di operatori in cui la fascia dei precari resta consistente: ci saranno infatti da nominare oltre 4.000 supplenti. E migliaia saranno anche le cattedre che rimarranno vuote anche dopo l’assegnazione dei posti fissi. In particolare per il sostegno agli alunni disabili. Qui sono previste almeno duemila supplenze.

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