Cadono dal sentiero Padre e figlioletto morti in una pietraia

BellunoSamuele alla fine l’aveva convinto. E non ci era voluto molto, per la verità, visto che, pur avendo soltanto nove anni, condivideva col il papà Stefano Dal Cin, 41 anni, la grande passione per la montagna. E così l’altro giorno padre e figlio erano partiti da Godega Sant’Urbano per arrivare sul Monte Cavallo, con tappa al rifugio Semenza. La mamma, anch’essa amante di quei sentieri che collegano in alta quota la provincia di Belluno a quella di Pordenone, aveva preferito rimanere a casa. Ed è stata proprio la donna, allarmata dal prolungato silenzio del marito, ad avere il tragico presentimento. Per questo ha avvisato i soccorritori: «Mio marito e mio figlio dovrebbero già essere qui, non li ho più sentiti, temo che sia successo qualcosa». Ieri mattina le squadre del soccorso alpino dell’Alpago e di Pordenone, dopo una notte intera di ricerche, li hanno trovati senza vita in un ghiaione della Val dei Sughet, nel versante di Aviano del monte Cavallo.
Difficile capire cosa sia successo. Il sentiero non è di particolare difficoltà e può essere percorso senza attrezzature particolari. In ogni caso padre e figlio l’avevano fatto altre volte e l’equipaggiamento era adeguato. I soccorritori pensano che il piccolo Samuele possa essere scivolato, forse nel punto più complesso, e il papà, tentando di salvarlo, sia a sua volta scivolato per una quarantina di metri. Oppure, sempre secondo i soccorritori, può darsi che padre e figlio stessero camminando tenendosi per mano e uno scivolone possa essere risultato fatale per entrambi. Ma la situazione meteorologica era ottima e si fa fatica a spiegare come i due escursionisti abbiano potuto mettere un piede in fallo.
L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore (Belluno) ha provveduto a portare in quota i tecnici e i medici per l’immediato soccorso. Ma il personale medico intervenuto non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
Le ricerche erano partite mercoledì sera, quando i soccorritori avevano individuato l’auto di Stefano Dal Cin parcheggiata dalle parti di Col Indes. In quella zona è stato costituito una sorta di campo base di emergenza, da cui gli uomini del soccorso alpino hanno iniziato a battere tutta la val Salatis e tutta l’area attorno al rifugio Semenza che i due avevano raggiunto mercoledì verso le 13.30. Ed è stato nel successivo tratto, quello che dal Semenza arriva fino al Monte Cavallo, che è successo l’incidente. Dal sentiero che stavano percorrendo alla pietraia in cui sono poi stati ritrovati, in Val dei Sughet, ci sono circa 40 metri di dislivello. Una caduta fatale.
Il sindaco di Godega Sant’Urbano, Alessandro Bonet, proclamerà il lutto cittadino per sabato, giorno in cui presumibilmente si terranno i funerali.

La famiglia Dal Cin è stimata in paese ed è conosciuta per l’impegno nelle attività parrocchiali e il piccolo Samuele ogni domenica faceva il chierichetto. Il papà aveva appena accompagnato un gruppo di giovani in pellegrinaggio al santuario di Loreto.

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