Calcetto, sci e motorino: così si finisce in... ginocchio

A Roma il 90° congresso d’ortopedia: due atleti improvvisati su dieci vittime di infortuni

Duccio Pasqua

Il ginocchio mette in ginocchio i romani. Calcetto, ma anche sci e cadute dal motorino, mettono a dura prova l’articolazione. E andando avanti con gli anni subentra il problema artrosi. Nel corso della conferenza stampa che anticipa i temi del novantesimo congresso della Siot (Società italiana di ortopedia e traumatologia), Lamberto Perugia, professore emerito dell’Università «La Sapienza», ha delineato il quadro generale del «pianeta ginocchio dei romani». «Si può parlare di epidemia del calcetto - spiega Perugia - perché nei tanti circoli sportivi della capitale si gioca a tutte le ore e a tutte le età, e non ci si preoccupa del fatto che il campo duro e la mancanza di allenamento sono dei veri killer per il ginocchio». A questi fattori si aggiunga che spesso si gioca dopo una giornata di lavoro stressante e il più delle volte di sera, quindi in condizioni di clima umido, se non freddo. Almeno due giocatori di calcetto su 10 si infortunano più o meno seriamente; su 10 che rimangono vittime di incidenti, cinque riportano danni al ginocchio e gli altri alla caviglia. Il problema del terreno di gioco sintetico, troppo duro, si va lentamente attenuando, grazie alle scoperte tecnologiche che lo rendono sempre più simile a quello naturale. «Molti studi si stanno interessando alla superficie di gioco - dice il professor Perugia - e la terza generazione di terreni in materiale plastico è nata proprio per cercare di ridurre il numero di incidenti». Il ginocchio è messo a dura prova anche dallo sci, dovendo assorbire tutte le sollecitazioni imposte dal terreno, a differenza della caviglia che è ben protetta dallo scarpone. «Si va sulle piste per la settimana bianca - continua Perugia - senza adeguata preparazione. Si cade, ma ci si scontra anche con altri sciatori. Il danno più frequente è la distorsione». Il professor Perugia si sofferma anche sulle altre attività fisiche che causano problemi all’articolazione. In palestra soffrono soprattutto i tendini; anche in atletica, a causa del passaggio dalla superficie in terra rossa a quella sintetica, l’elasticità del terreno crea un sovraccarico a livello tendineo. Nel basket invece i traumi al ginocchio sono decisamente diminuiti da quando è stata scelta, grazie ad uno studio dell’equipe di ortopedici coordinata da Perugia, la superficie in parquet. Altro argomento sono gli incidenti della strada, in particolare quelli con moto e motorini. «Su cento romani che cadono dallo scooter, o si scontrano con un’altra moto o con un’automobile, novanta riportano danni più o meno gravi al ginocchio. Spesso si tratta di frattura della rotula, anche perché il centauro protegge la testa con il casco, ma ha il ginocchio esposto agli incidenti». Archiviato il capitolo incidenti e traumi, è necessario parlare degli acciacchi dell’età. Tra i romani la percentuale di anziani costretti quasi all’immobilità a causa dell’artrosi è in aumento. «Su 100 romani avanti con gli anni - conclude Perugia - ben 70 fanno i conti con l’artrosi al ginocchio, e circa un quarto di questi deve ricorrere alle protesi o all’artroscopia».

Il problema che tormenta gli anziani non è però del tutto slegato dai traumi del calcetto, dello sci e delle cadute dal motorino. «Non va dimenticato che l’artrosi viene da lontano, e può avere origine da lesioni alla cartilagine dovute a incidenti».

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