Classifica Juventus, quanti punti avrebbe (o potrebbe riavere) la Vecchia Signora

Il 19 aprile sarà un giorno cruciale per conoscere la nuova situazione di classifica della Seria A. La Juventus spera che le venga tolta tutta la penalizzazione di 15 punti. Ecco i diversi scenari possibili

Classifica Juventus, quanti punti avrebbe (o potrebbe riavere) la Vecchia Signora

La Juventus di Massimiliano Allegri sta risalendo la china in campionato e ora si trova a quota 41 punti, al settimo posto, a soli 7 punti dalla zona Champions League (che sembrava proibitiva fino a qualche settimana fa). Gli ottimi risultati conseguiti dai bianconeri e i continui scivoloni degli avversari alla corsa europea, escluso ovviamente il Napoli che sta disputando un torneo a parte, hanno determinato questa situazione e se il 19 aprile il Collegio di Garanzia dovesse pronunciarsi in favore dei bianconeri, togliendo per intero i 15 punti di penalizzazione, allora la classifica sarebbe totalmente rivoluzionata.

Cosa può succedere

Com'è noto la Juventus ha ricevuto il -15 in classifica per il caso plusvalenze, anche se c'è in ballo ancora l'indagine anche sulla cosiddetta "manovra stipendi". Il Collegio di Garanzia del Coni ha davanti quattro possibilità: giudicare il ricorso della Juventus inammissibile, ritenerlo ammissibile ma respingerlo oppure accoglierlo e annullare la sentenza (quello che ovviamente si augura il club bianconero). C'è però un'altra possibilità: il rinvio alla Corte Federale d'Appello.

Non c'è da dimenticarsi poi come l'inchiesta sugli stipendi sia un bel macigno che pesa sulla tesa della Vecchia Signora con Giuseppe Chiné che ha già ricevuto mille pagine di atti e chiesto di conseguenza una progroga che scadrà alla fine di marzo. C'è anche la possibilità di una squalifica per i calciatori coinvolti in questa vicenda, quelli che firmarono le note "carte private" con la società bianconera, mentre per il club potrebbe esserci una multa salata, senza una ulteriore penalizzazione. Tutti si augurano che un responso arrivi entro e non oltre fine stagione, anche se l'Uefa ha già fatto sapere che di voler aspettare come si pronucerà la giustizia sportiva italiana.

Una classifica riscritta

Al momento il Napoli di Luciano Spalletti si avvia meritatamente e senza ombra di dubbio a vincere un campionato finora dominato frutto di 23 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte in 27 giornate, miglior attacco e miglior difesa del torneo. Se alla Juventus venissero ridati oggi tutti i punti di penalizzazione sarebbe seconda a quota 56 punti a meno 15 dal Napoli capolista e a più 4 sulla Lazio di Maurizio Sarri attualmente seconda a quota 52 punti.

L'Inter di Simone Inzaghi sarebbe staccata di 6 lunghezze dai bianconeri e chiuderebbe così al quarto posto. Al momento, dunque, rimarrebbero fuori dalla Champions League Milan, Roma e Atalanta che di punti ne hanno rispettivamente 48, 47 e 45. Scenario ad oggi suggestivo ma che mette in luce una possibile eventualità che si potrebbe verificare tra meno di un mese se il 19 aprile il Collegio di Garanzia si esprimerà in favore del club bianconero.

La domanda di Stefano Tacconi al figlio

A fare il tifo per la Juventus, poi, c'è un tifoso d'eccezione che fortunatamente si sta riprendendo dopo aver rischiato di morire: Stefano Tacconi. L'ex portiere bianconero ha lasciato ieri l'ospedale dov'era ricoverato e il figlio Andrea, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha spiegato tutta la gioia del padre e una sola continua richiesta: "Andrea, ci ridanno i 15 punti, è questa la domanda che mi fa sempre mio padre. Io sogno di riportarlo allo stadio a vedere la Juve dal vivo".

Il parere del legale

Mattia Grassani, avvocato esperto di diritto sportivo, ha dato la sua interpretazione in merito ai microfoni di TVPLAY_CMI_: "La sentenza della Corte Federale d’Appello all’esito di giudizio di revocazione è una sentenza corposa, redatta dai migliori giuristi della Figc e a mio avviso errori macroscopici non se ne intravedono. Certo è che il Collegio di Garanzia del Coni procede su aspetti formali di legittimità: se dovesse tornare indietro chiederebbe di rimediare agli errori e indicherebbe un range al ribasso della sentenza.

Così a pelle, leggendola più volte, è una sentenza che ha un suo fondamento, anche ci dovesse essere un annullamento con rinvio può esserci una riduzione dei punti di penalizzazione, ma non l’annullamento in sè e per sé”.

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