Corsa promozione, come sono messe le favorite al giro di boa

La Serie B sta rapidamente arrivando alla fase cruciale della stagione, quella nella quale si costruiranno le basi per la corsa alla promozione diretta. Vediamo come stanno le favorite per l'approdo al calcio che conta in un torneo estremamente equilibrato

Corsa promozione, come sono messe le favorite al giro di boa

Mentre gran parte dell’attenzione di tifosi ed esperti si concentra sul mercato di riparazione e sulle fin troppe polemiche attorno al caos plusvalenze, la cosiddetta “cadetteria” continua a fornire tantissimo spettacolo e una corsa quantomai appassionante verso la terra promessa, la Serie A dai diritti televisivi milionari. Mentre si sta per giocare la partita di cartello della 22° giornata, la festa di Marassi tra due delle squadre più convincenti degli ultimi mesi, il Genoa di Gilardino e il Pisa di D’Angelo, forse è il caso di provare a capire quali siano le chiavi per provare a decifrare un campionato estremamente equilibrato. Il verdetto dei vari bookmakers è abbastanza chiaro e vede il Frosinone di Fabio Grosso avanti a tutti nella corsa alla Serie A: il passaggio diretto dei ciociari viene dato attorno a 1,15 volte la posta. Tra le inseguitrici la più quotata è evidentemente il Genoa, rinato da quando è stato affidato ad Alberto Gilardino: la promozione diretta del Grifone è attorno a 1,35. Meno fiduciosi nei confronti della Reggina di un altro campione del mondo, Filippo Inzaghi, la cui quota è ferma a 1,75. Ancora più dietro le tre favorite d’obbligo della vigilia, le nobili decadute che si erano attrezzate per rientrare subito nel calcio che conta. Se il Bari di De Laurentiis è quotato a 3,25, si sale ad un poco rassicurante 4,50 per il Parma di Buffon ed il Cagliari di Claudio Ranieri, al momento molto lontane dalle prime due posizioni in classifica. Vediamo come sono messe davvero le squadre che si giocano la promozione diretta nel calcio che conta.

Roberto Insigne

Orgoglio ciociaro

A Frosinone non lo si vuol dire a voce alta, ma dopo un girone d’andata da applausi questa sembra davvero la stagione giusta per ritornare nella massima divisione dalla porta principale. Il vantaggio sulle inseguitrici non è così importante come qualche settimana fa ma i ragazzi di Fabio Grosso rimangono una delle rose più competitive, in grado di mostrare un calcio attraente e una concretezza importante in un torneo estremamente difficile come la Serie B. La cosa che sembra più convincente dei ciociari è come non si siano affidati ad un solo bomber, portando al gol ben 13 giocatori. La migliore difesa della cadetteria, con soli 13 gol subiti, è stata fondamentale per il rendimento da record dei Canarini, 2,14 punti a partita. L’undici di Grosso è poi quasi insuperabile al Benito Stirpe, dove ha messo in fila otto vittorie e due pareggi. Se Luca Garritano continuerà a spadroneggiare sulla fascia e, magari, Roberto Insigne ritroverà la forma, i laziali potrebbero approfittare di un calendario tutto sommato favorevole e chiudere i conti prima del finale da incubo, che vedrà l’undici di Grosso vedersela in successione con Reggina, Pisa, Genoa e Ternana.

Gilardino (Genoa)

Il ruggito del Grifone

Il periodo nerissimo del Genoa, iniziato con l’inusitata retrocessione dell’anno scorso, sembrava non dover finire mai. La discussa gestione del tecnico tedesco Alexander Blessin sembrava incapace di capitalizzare una rosa di grande qualità, con alternative insolite per la Serie B. La candidata d’obbligo al ritorno immediato nella massima divisione si è trasformata da quando è stata affidata ad uno che di gol se ne intende davvero, il tecnico della Primavera Alberto Gilardino. Cinque vittorie e un pareggio sono un bottino incredibile, specialmente in un campionato estremamente equilibrato. Oggettivamente sarà difficile per il Grifone mantenere la media di 2,66 punti a partita, incassando peraltro qualcosa come un gol ogni tre partite. La proprietà americana ha fatto arrivare anche rinforzi, come l’attaccante rumeno Dragus e alcuni lungodegenti stanno rientrando in rosa ma gran parte del peso in avanti resterà sulle spalle di Massimo Coda. Se l’avanti riuscirà a tenere il passo delle ultime settimane sarà davvero complicato fermare la corsa del Grifone per chiunque.

Filippo Inzaghi

Passione amaranto

Onestamente nessuno si aspettava granché dalla squadra dello stretto, che alla vigilia a malapena rientrava tra le possibili outsiders della serie cadetta. La società calabrese, invece, si è affidata a Filippo Inzaghi, riuscendo ad infilare un girone d’andata davvero impressionante. Difficile non considerare questa rosa ambiziosa e capace tra le papabili per staccare direttamente il biglietto per la Serie A. Il rientro degli amaranto dalla pausa invernale non è stato dei migliori, specialmente la sfortunata sconfitta casalinga rimediata dalla Spal di Daniele De Rossi ma i numeri rimangono tutti dalla parte dei calabresi. Se verrà un risultato con l’altrettanto sorprendente Südtirol, la pressione sulle fuggitive rimarrà molto alta. Molto dipenderà dal contributo di Jérémy Ménez, giocatore per il quale l’età non sembra contare affatto e dal rendimento del giovanissimo Giovanni Fabbian, classe 2003 che ha attirato le attenzioni di tante grandi. La sensazione è che manchi ancora qualcosa dal punto di vista mentale e caratteriale ma sottovalutare l’undici di Inzaghi è un errore che nessuno in Serie B può permettersi di fare.

Walid Cheddira

Bari, il sogno doppietta

Alzi la mano chi si sarebbe aspettato di vedere questa neopromossa nei piani alti della classifica al giro di boa della stagione. Questa grande piazza del calcio italiano ha una gran fame di successi e sembra viaggiare sulle ali dell’entusiasmo, caricata da una partenza sparata e da una serie di risultati molto convincenti. Non siamo ancora ai livelli storici del Bari di una volta, come visto con il doloroso passo falso col Palermo, ma l’undici di Mignani non sta facendo affatto male. Questa squadra a trazione anteriore, trascinata dall’attacco migliore della cadetteria, sta però faticando a ritrovare il bomber principe, quel Walid Cheddira che sembra essersi un attimo perso dopo non aver brillato col suo Marocco in Qatar. Per fortuna i senatori, a partire da Mirco Antenucci, continuano a tenere a galla il sogno di un’incredibile doppia promozione che riporterebbe Bari tra le grandi del calcio dopo una dolorosissima traversata nel deserto. Visto l’incrocio complicato con il Perugia, ridurre le distanze dalla capolista non sarà molto semplice, specialmente se i pugliesi continueranno a perdere punti per strada. Visto il gran calcio mostrato finora, però, niente è impossibile.

Frosinone-Pisa

Pisa, sarà la volta buona?

I nerazzurri hanno illuso la propria tifoseria sfiorando lo storico ritorno in Serie A nello spareggio contro il Monza di Galliani e Berlusconi, per poi infilare una partenza di campionato da incubo durante lo sfortunato regno di Maran. La squadra toscana è però riuscita a tornare protagonista grazie al ritorno di D’Angelo, passando nel giro di pochi mesi dall’ultimo posto in classifica a puntare nettamente alla promozione. Nonostante l’addio di Lorenzo Lucca, il Pisa ha trovato la quadra, grazie ai gol degli esperti Gliozzi e Torregrossa nonché il contributo in fase di copertura di Beruatto e Ionita. Se l’attacco ha fornito reti in quantità, qualche problema in più dalla cintola in basso, dove qualche disattenzione nel finale è costata parecchi punti. Se lo scontro con il Genoa sarà forse il crocevia decisivo per le speranze di promozione diretta, senza i crolli nervosi nel finale di partita, come quello di Como di sabato scorso, la traiettoria dei nerazzurri rimane una delle più convincenti del momento. Basterà per rimanere a contatto con le altre pretendenti?

Palermo Calcio

Le altre? Tutto è possibile

Quindi saranno proprio queste squadre a giocarsi i due posti buoni per il passaggio diretto in Serie A? Impossibile dirlo a così tante partite dal finale della stagione. Nessuna delle altre papabili è veramente fuori dai giochi, a partire dalla Ternana di Andreazzoli. Dopo una partenza micidiale, sono arrivati i problemi societari ed il doloroso addio a Cristiano Lucarelli ma sottovalutare le Fere è davvero una pessima idea. Con i problemi giudiziari del presidente Bandecchi e le voci di un prossimo passaggio di mano l’entusiasmo di inizio stagione è solo un ricordo ma anche senza rinforzi nel mercato di riparazione la corsa ai playoff è decisamente aperta. Se al momento è difficile credere che il Südtirol possa rimanere agganciato a lungo al treno promozione, nessuna delle più attese alla vigilia, Cagliari, Parma e Palermo è ancora fuori dai giochi. Il cambio di passo degli isolani dopo il ritorno del talismano Ranieri è quantomai evidente mentre c’è ancora molto da fare per rivedere ducali e rosanero nei quartieri alti. La distanza sembra più mentale che tattica o tecnica ma in un campionato serrato come quello di Serie B, basta davvero poco per sconvolgere gli equilibri.

Una cosa è certa: la seconda divisione italiana si conferma una delle più competitive al mondo, forse dietro solo al Championship inglese. Sebbene non abbia lo spazio che si merita sui media, il futuro del calcio italiano parte proprio da qui.

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