Verrebbe da dire che piove sempre sul bagnato. Dopo la doccia fredda della Corte Federale d’Appello, l’ultima cosa che i tifosi della Juventus si sarebbero aspettati era un tonfo clamoroso in quel di Empoli. L’undici di Zanetti, rilassato dopo la salvezza aritmerica, approfitta al meglio delle azioni concesse dagli ospiti e chiude con un risultato storico. Molto da rivedere per Allegri, visto che la sua Juve non è riuscita a trovare la chiave per superare l’attenta difesa toscana. Occasione persa per i bianconeri che non riescono ad approfittare del pari della Roma con la Salernitana.
Chiaro che vedersi arrivare dieci punti di penalizzazione a 15 minuti dal calcio d’inizio ha rovinato del tutto la preparazione prima dell’incontro con l’Empoli ma il primo tempo dei bianconeri al Castellani è di quelli da film dell’orrore. Un uno-due micidiale in tre minuti dopo almeno tre chiare chance degli ospiti e la Juventus si ritrova 0-2. Nonostante l’ingresso di Paredes e Chiesa, i bianconeri subiscono il terzo gol all’inizio del secondo tempo grazie ad una palla rubata da Akpa-Akpro, capitalizzata al meglio da Caputo. La reazione della Juve riesce a concretizzarsi nel gol di Chiesa, che non segnava da più di un anno ma nel finale, invece del forcing bianconero, c’è spazio anche per il gol di Piccoli, che chiude i conti. Vince 4-1 l’Empoli, giornata davvero nerissima per la Juventus.
La partita
Se la notizia di giornata è chiaramente la penalizzazione inflitta alla Juventus, c’è comunque una partita da onorare e tre punti buoni per la rincorsa alla Champions in palio. Il tecnico dei toscani non si smentisce e conferma il suo collaudato 4-3-2-1 con qualche modifica dovuta al momento della stagione. Vicario confermatissimo in porta, Ismajli e Luperto centrali mentre sulle fasce giocheranno Ebuehi e Parisi. A gestire le operazioni a centrocampo Grassi con Akpa-Akpro e Bandinelli a dargli una mano. Caputo vince il ballottaggio in avanti, supportato dalla coppia di trequartisti Fazzini e Cambiaghi.
Massimiliano Allegri, invece, cambia molto rispetto alle previsioni della vigilia. Confermato il 3-4-1-2, ma in porta viene preferito Szczesny a Perin, visto che a Siviglia era stato forse il migliore tra i bianconeri. Linea di difesa quasi identica a quella titolare, con il solo cambio tra lo squalificato Danilo e Gatti, che darà una mano a Bremer ed Alex Sandro. Rabiot scende anche se non al massimo, affiancato dal rientrante Locatelli, mentre sulle fasce la spuntano il talentuoso Barbieri ed il concreto Kostic. Vlahovic, a quanto pare, ha superato i problemi di salute e scenderà in campo al Castellani in coppia con Arkadiusz Milik. Ad agevolare le punte, spazio a Miretti.
Inizio da incubo, è 2-0 Empoli
L’approccio alla partita dei bianconeri non è quello che ci si sarebbe aspettati, vista la mazzata confermata dalla Corte Federale d’Appello pochi minuti prima di scendere in campo. La Juventus spinge ma senza sbilanciarsi troppo. L’Empoli, dall’alto della sua salvezza aritmetica, gioca senza pensieri e timori reverenziali. Che i bianconeri ne abbiano di più è abbastanza evidente e ci vuole qualche minuto prima che l’undici di Allegri riesca a creare la prima vera palla gol: punizione di Kostic, Gatti mette un passaggio invitantissimo da destra ma le due punte ciccano clamorosamente. Vlahovic colpisce male, Milik manca il facilissimo tap-in e Vicario riesce a bloccare sulla linea di porta. Pochi minuti dopo e ci pensa Kostic a complicare la vita alla retroguardia toscana: il serbo entra bene in area e lascia partire un bel sinistro ad incrociare. Ancora una volta, però, Vicario riesce ad arrivarci.
La pressione degli ospiti si fa pesante e la difesa dell’Empoli inizia a vacillare: da un bel corner, terzo tempo imperioso di Milik che, però, fa stampare il pallone sulla traversa. Quel che segue è un’azione confusa; la palla rimane da quelle parti e Gatti insacca. Per sua sfortuna, però, Ayroldi aveva fermato tutto per un chiaro fallo di Bremer sul portiere empolese. Su uno dei rari rovesciamenti di fronte, la retroguardia juventina la combina grossa. Barbieri commette una leggerezza su un’incursione di Cambiaghi e lo stende. Punizione battuta bene da Bandinelli ma Szczesny riesce a sventare il pericolo. Per evitare problemi ulteriori, Milik interviene su Cambiaghi ma in netto ritardo. Nessun dubbio di Ayroldi che indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Ciccio Caputo: botta molto secca ed angolata la sua, il portiere bianconero intuisce ma non riesce ad arrivarci. 1-0 Empoli.
Neanche il tempo di abituarsi allo svantaggio e l’Empoli trova il modo di raddoppiare: calcio d’angolo di Fazzini sul quale Caputo prova un’ambiziosa girata. Per sua fortuna Akpa-Akpro, in una difesa bianconera immobile, trova la reazione. Szczesny si supera e riesce a respingerla. Il pallone rimane lì e Luperto lo scarica forte sotto la traversa. Ci vuole qualche minuto per il check del VAR ma alla fine Ayroldi conferma il 2-0 dei padroni di casa.
La Juventus avrebbe da subito l’occasione per almeno dimezzare lo svantaggio. Corner interessante e sponda di Milik che trova Bremer libero a due passi dalla porta. Incredibilmente, il difensore brasiliano spara alto, graziando Vicario. L’Empoli risponde colpo su colpo. Al 32’ Rabiot vede la porta da fuori area e prova ad ingannare Vicario: idea niente male, realizzazione quasi perfetta, tanto che il pallone sorvola di poco la traversa. Gli ospiti alzano la pressione, riconquistando diversi palloni sulla tre quarti dell’Empoli ma non riescono mai ad impensierire sul serio Vicario.
Nel finale del primo tempo la Juventus sembra togliere il piede dall’acceleratore e la partita vive di qualche sporadica occasione. Molti duelli a centrocampo, poche verticalizzazioni, ancora meno spettacolo. Dal nulla spunta un lancio clamoroso sulla corsa di Vlahovic che si trova a tu per tu con Vicario: il portierone empolese trova un’uscita perfetta, togliendo il pallone all’ultimo secondo al serbo. Qualche secondo di indecisione ma l’intervento rischioso del portiere è corretto. Si va negli spogliatoi con un doppio svantaggio, tanto nervosismo e una montagna da scalare nella ripresa.
Segna Chiesa ma non basta
Per rimettere in sesto una partita iniziata malissimo, Allegri è costretto ad un paio di sostituzioni: fuori Barbieri e Miretti, dentro Paredes e Chiesa. L’impatto dell’ex viola è immediato: splendido il suo cross in velocità ma leggermente troppo alto. Vlahovic si avventa sul rimpallo e prova un’ambiziosa girata al volo, svirgolando malamente. Sul rovesciamento di fronte, cavalcata imperiosa di Akpa-Akpro su una palla persa male da Alex Sandro. Il laterale arriva quasi sul fondo e la mette in mezzo, dove Ciccio Caputo riesce ad evitare di un nulla l’uscita disperata di Szczesny. 3-0 per l’Empoli, con una Juventus palesemente sotto choc.
I bianconeri provano a tirare fuori l’orgoglio per salvare almeno la faccia, in quella che si preannuncia come un’imbarcata memorabile. Allegri capisce che è il momento di provarle tutte e getta nella mischia Di Maria e Kean ma prima che entrino in campo per poco Bandinelli non mette il poker. L’Empoli gioca davvero bene, in scioltezza: al 57’ con un’azione di prima la palla arriva tra i piedi di Fazzini che però, da pochi passi, non trova il modo di battere Szczesny. Recuperare tre reti in 30 minuti scarsi non è impresa da poco: sempre pericoloso Chiesa ed i padroni di casa sono costretti ad arretrare il baricentro. Allegri tira fuori anche Alex Sandro, che ha sulla coscienza il terzo gol e inserisce Rugani. Poco dopo è Rabiot a concludere male sull’ennesima buona azione degli ospiti, che ora spingono con continuità. Più volte servono interventi tempestivi di Luperto e Vicario per sventare i rischi per l’Empoli ma la barriera azzurra tiene. Zanetti cambia gli stanchi Fazzini e Cambiaghi per Henderson e Pjaca ma la missione dei padroni di casa non cambia: contenere le sfuriate bianconere quanto basta per portare a casa i tre punti.
Alla fine, però, Chiesa trova il modo di celebrare al meglio la sua 200° partita in Serie A: tiro non irresistibile quello dell’azzurro ma Vicario commette uno dei suoi rarissimi errori, lasciandolo passare tra le gambe. L’avanti bianconero torna al gol dopo oltre 500 giorni d’astinenza ma mancano davvero pochi minuti per almeno raggiungere il pareggio. Zanetti butta in campo Stojanovic e Piccoli per i men of the match Akpa-Akpro e Caputo ma in campo c’è sempre solo la Juventus. Paradossalmente, le migliori occasioni le creano proprio i padroni di casa in ripartenza, anche se manca la precisione sotto porta. Alla fine, la fortuna sorride ancora all’Empoli: serie di rimpalli che mettono la sfera tra i piedi di Piccoli, che non ci pensa due volte e spara una gran botta sulla quale Szczesny non può niente. Il lungo recupero concesso da Ayroldi non serve che a prolungare la sofferenza dei tifosi bianconeri, che lasciano il Castellani col morale sotto i tacchi. Non c’è tempo per altro, finisce 4-1 per l’Empoli.
Il tabellino
EMPOLI (4-2-3-1): Vicario; Ebuehi, Ismajli, Luperto, Parisi; Akpa-Akpro (87’ Stojanovic), Grassi, Bandinelli (67’ Haas); Fazzini (77’ Henderson); Cambiaghi (78’ Pjaca), Caputo (87’ Piccoli). A disposizione: Perisan, Ujkani; Cacace, Henderson, Satriano, Pjaca, Destro, Tonelli, Stojanovic, Haas, Vignato, Piccoli. Allenatore: Paolo Zanetti
JUVENTUS (3-4-1-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Alex Sandro (62’ Rugani); Barbieri (45’ Paredes), Rabiot, Locatelli (59’ Di Maria), Miretti (45’ Chiesa), Kostic; Milik (59’ Kean), Vlahovic. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani, Riccio, Paredes, Sersanti, Chiesa, Kean, Di Maria, Iling. Allenatore: Massimiliano Allegri
Marcatori: 18’ Caputo (R)(E), 21’ Luperto (E), 47’ Caputo (E), 84’ Chiesa (J), 90+2’ Piccoli (E)
Ammoniti: 54’ Parisi (E), 55’ Rabiot (J), 65’ Bandinelli (E), 75’ Paredes (J)
Espulsi: n/a
Arbitro: Ayroldi (Messina)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.