La Viola riesce a riprendersi dalla delusione di sabato contro il Milan piegando un’Atalanta irriconoscibile nell’andata della semifinale della Coppa Italia. A fare la differenza il gran gol dalla distanza di Rolando Mandragora che, alla mezz’ora del primo tempo, sblocca una partita molto tattica dalla grande intensità. La Dea di Gasperini fatica tantissimo ma riesce comunque a rendersi pericolosa nel secondo tempo. L’undici di Vincenzo Italiano, comunque, riesce a ricomporsi e sfiorare più volte il raddoppio. Vittoria meritata per la Fiorentina, che però dovrà faticare per superare l’Atalanta nel ritorno del 24 aprile al Gewiss Stadium.
Le scelte dei tecnici
Dopo la dolorosa sconfitta casalinga contro il Milan di sabato, Italiano sceglie di schierare una Fiorentina a trazione anteriore. Mediana molto offensiva con Bonaventura a fare coppia con Mandragora mentre alle spalle di un migliorato Belotti un trio esplosivo composto da Nico Gonzales, Beltran e Kouamé.
L’Atalanta arriva al Franchi dopo la prova clamorosa messa al Maradona contro il Napoli e Gasperini decide di affidarsi ancora ad un Miranchuk in stato di grazia. Al suo fianco, invece, partirà Lookman, che aveva giocato solo nella ripresa. Nonostante le indiscrezioni della vigilia dal primo minuto a centrocampo c’è ancora Pasalic; confermato anche Hien in difesa.
Dominio Fiorentina
Lo scontro tra due delle squadre che stanno giocando il calcio migliore in Serie A parte subito con grande intensità e pressing a tutto campo per entrambe. L’Atalanta sembra in grado di controllare il pallino del gioco ma nel giro di pochi minuti si capisce che la macchina perfetta del Gasp non gira come al solito. A partire dal 10’ sempre più convincente l’attacco tutto argentino della Viola, nel quale le combinazioni tra Beltran e Nico Gonzales sono sempre più frequenti. Il primo pericolo per la porta di Carnesecchi arriva tre minuti dopo quando la punizione a giro di Mandragora costringe il portiere della Dea ad un intervento non banale. L’undici di Gasperini è costretto a qualche fallo di troppo pur di limitare le ripartenze della Viola ma i padroni di casa sono arrembanti: dopo due tiri ribattuti, Beltran mette un rasoterra insidioso che Carnesecchi devia di piede.
Gli ospiti si rendono pericolosi con un tiro dalla distanza di Koopmeiners, ribattuto da Mandragora ma il centrocampista campano è letale pochi minuti di dopo, quando sblocca la partita. Controllo preciso e cannonata da 25 metri ad uscire che si infila al sette: Carnesecchi ci arriva quasi ma è ingannato dalla traiettoria. La reazione dell’Atalanta non è particolarmente convincente e l’undici di Gasperini fatica tantissimo a farsi largo nell’attenta difesa viola. I padroni di casa sono decisamente più diretti e propositivi, specialmente al 42’, quando ci mettono due passaggi per mettere Nico Gonzales in condizione di tirare in porta. L’argentino fa tutto bene ma il suo tiro a giro si allarga troppo. Si va negli spogliatoi con un primo tempo dominato in lungo e in largo dalla Fiorentina, che, però, chiude un primo tempo maiuscolo con una sola rete di vantaggio. Parecchio su cui riflettere sia per Italiano che Gasperini.
Atalanta migliore ma poco precisa
Gasperini si rende conto che gli eroi del Maradona non sono in serata e decide di cambiare all’intervallo: fuori Miranchuk e Pasalic, dentro Ederson e Scamacca. La mossa sembra funzionare da subito, visto che in neanche due minuti Holm mette il pallone proprio sui piedi dell’attaccante azzurro, in fuorigioco. Per vedere il primo tiro nello specchio della porta bisogna aspettare ancora un paio di minuti grazie alla girata al volo di Hien che rimbalza proprio davanti a Terracciano, che ci arriva comunque. La Viola, però, non rinuncia del tutto ad attaccare: al 53’, ad esempio, su un bel calcio d’angolo, Milenkovic stacca molto bene ma non riesce ad indirizzare verso la porta. Cinque minuti dopo, invece, è il portiere dell’Atalanta a tenere la propria squadra in partita: gran bell’azione della Viola e cross delizioso che arriva sulla testa di Nico Gonzales. La sfera sembra indirizzata verso il palo lontano ma Carnesecchi ci arriva in massima estensione con la punta delle dita, deviando in angolo.
Il duello a distanza tra l’argentino ed il guardiameta della Dea continua dopo un paio di minuti: stavolta è una botta secca dal limite che trova ancora i guantoni del portiere azzurro. La migliore occasione per l’Atalanta arriva al 65’, quando Lookman mette un pallone d’oro sui piedi del nuovo entrato Bakker in posizione ideale. Il laterale incrocia il tiro ma mette la palla a lato. Sul rovesciamento di fronte la Fiorentina sfiora il pareggio: sfortunatissimo in questa occasione Ranieri che, spalle alla porta, esagera la girata e mette sul fondo un gol praticamente già fatto. Al 70’, invece, gelo sul Franchi quando il Gallo Belotti rimane a terra dopo un contatto fortuito: l’ex torinista si prende un calcio in faccia ma riesce a continuare. Nel finale l’Atalanta si rende pericolosa un paio di volte con Scamacca ma Terracciano risponde sempre presente. Molto nervosismo e parecchia stanchezza in campo ma, nonostante i sei minuti di recupero, il risultato non cambia. Vince meritatamente la Viola ma la semifinale è ancora apertissima.
Il tabellino
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Ranieri, Parisi; Bonaventura, Mandragora; Nico Gonzalez, Beltran (75’ Arthur), Kouame; Belotti (84’ Ikoné). Allenatore: Vincenzo Italiano
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Holm (88’ Hateboer), De Roon, Pasalic (46’ Ederson), Ruggeri (59’ Bakker); Koopmeiners; Miranchuk (46’ Scamacca), Lookman (77’ Touré). Allenatore: Gian Piero Gasperini
Marcatori: 30' Mandragora (F)
Ammoniti: 29' Miranchuk (A), 54' Mandragora (F), 78' De Roon (A), 80’ Kouame (F), 89’ Scamacca (A)
Espulsi: -
Arbitro: Maurizio Mariani (Aprilia)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.