"Ho rifiutato 2,5 miliardi". La confessione choc di De Laurentiis

Il numero uno del Napoli avrebbe rifiutato 1 miliardo di euro per il Napoli e 2,5 per il suo intero gruppo Filmauro. De Laurentiis ha poi blindato Osimhen: "Venderlo? Giammai"

"Ho rifiutato 2,5 miliardi". La confessione choc di De Laurentiis

Aurelio De Laurentiis è un fiume in piena dopo la conquista dello scudetto, il terzo della storia del Napoli. Intervistato da Bruno Vespa nel corso del programma di Rai 1 "Cinque minuti", il numero uno del club campano ha ammesso di aver rifiutato parecchi soldi per il Napoli, un miliardo di euro, ma molti di più per il suo gruppo, Filmauro: "Una squadra vincente senza debiti? La si fa come si fa un film senza debiti. Mi hanno offerto un miliardo per il Napoli ma io l’ho rifiutato. E in realtà me ne hanno offerti 2,5 per il mio gruppo. E ho rifiutato anche quelli".

Osimhen e Spalletti blindati

De Laurentiis ha poi fatto sapere di voler blindare i suoi gioelli, Victor Osimhen e il mister Luciano Spalletti: "Vendere Osimhen? Giammai. Spalletti è un mito che inseguivo da almeno 10 anni. Finalmente l'ho portato a Napoli, ci ha riportato in Europa e ora vorrei fosse aperto un ciclo. Ho esercitato un'opzione che avevo, ora la parola è al rispetto di ciò che è contrattualmente stabilito. Napoli nasce da una sirena, da Partenope. Lui ha dichiarato di essersi innamorato di Napoli, è il primo scudetto dopo aver vinto in Russia. Oramai è un eroe, è entrato nella storia, è bene che lui ne goda".

I partenopei hanno fatto festa ma in realtà è da settimane che si aspettava solo la matematica per fare festa: "Stanno festeggiando da almeno un mese i napoletani - afferma il presidente -. Ne abbiamo fatto quasi un'abitudine, ma ora vedrete cosa succederà nella festa di domenica contro la Fiorentina, poi contro l'Inter. Le feste non finiranno mai". Chiusura con un pensiero sul "riscatto del Meridione" per questo tricolore: "Il Sud è una parte importantissima per un'Italia disunita. L'Italia è stata unificata poco fa, 150 anni non sono molti, nel 1200 eravamo l'Italia dei comuni e siamo rimasti tali. Se unificassimo il nord e il sud saremmo i primi del mondo".

Una grande stagione non solo in Italia

Ottanta punti in 33 giornate frutto di 25 vittorie, cinque pareggi e sole tre sconfitte, con il migliore attacco del torneo e la miglior difesa: ora al Napoli toccherà mantenere inalterate queste statistiche cercando di implementare il bottino di punti per rendere ancora più bella la sua stagione in campionato. Non solo, perché anche la Champions ha regalato grandi soddisfazioni con un girone passato in maniera brillante, da primo della classe, mettendosi alle spalle un certo Liverpool, Ajax e Rangers.

Negli ottavi l'Eintracht superato brillantemente, nei quarti doppia sfida equilbrata con il Milan decisa dagli episodi ma che non intaccano minimamente il lavoro della banda Spalletti che è riuscito dove altri colleghi avevano precedentemente "fallito" l'obiettivo.

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