Inter, 13 da Champions

Tredicesima vittoria in altrettante gare disputate nel 2024: capolista imbattibile a +18. Ora testa all'Atletico Madrid per volare ai quarti

Inter, 13 da Champions
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Il Bologna resta una gran bella squadra, anche se sconfitta. Ma l`Inter oggi lo è molto di più. Thiago Motta è bravo, Simone Inzaghi invece è bravissimo. Risparmia Lautaro, Dimarco e Pavard pensando a Madrid e vince ugualmente per la decima volta di fila in campionato, la 13esima in assoluto nel 2024, cioè tutte. Non serve sempre dilagare, basta vincere. Ma guai a chi parla di corto muso. Stasera vedremo quale sarà il vantaggio in classifica, ma l`ipotesi che lo scudetto coincida col derby è sempre più remota, arriverà prima del 21 aprile. L`unica nota stonata è un dettaglio, l`infortunio muscolare di Arnautovic nei minuti finali. L`Inter può farne a meno.

Il tiro di Ferguson da 25 metri, già oltre la mezzora, è l`unico guizzo del Bologna nell`intero primo tempo in cui è netto il dominio nerazzurro. Sanchez (parato), Darmian (fuori di niente), Carlos Augusto (parato), Barella (uscita provvidenziale di Skorupski): 4 occasioni vere prima del gol di Bisseck, estratto direttamente dal manuale del calcio di Inzaghi. Affondo di Augusto (che poi uscirà per un problema al polpaccio), scarico su Bastoni, cross da sinistra e gol dall`altra parte di Bisseck, bravo ad aggirare Saelemaekers. Cioè cross di un difensore e successivo gol di un altro difensore, a conferma di come il tecnico dell`Inter abbia riscritto il 3-5-2, da sempre e per tutti considerato modulo prettamente di copertura. E invece Inzaghi anche a Bologna lo gioca nel solito modo: va a pressare con gli attaccanti e poi aspetta l`avversario a centrocampo, recupera il pallone e si catapulta dall`altra parte con tre quarti di squadra, difensori compresi.

Nel secondo tempo, giocato sotto il diluvio, Thiago Motta alza squadra e ritmo e aumenta anche il possesso del pallone, ma solo gli ultimi minuti, quando vanno in campo anche Ndoye e Orsolini, quello rossoblù sembra un assedio, per quanto velleitario. Pericoli zero. Stecca Zirkzee, capita anche a quelli bravi. Ha rare occasioni per mettersi in evidenza, la più ghiotta pochi istanti prima di uscire, forse per un guaio muscolare. Calcia male, Sommer ringrazia. È anche l`ultimo sussulto del Bologna, che cade in casa dopo 13 partite.

Da capire la prova solo al trotto di Thuram, se cioè è figlia del contesto agonistico, o magari del partner d`occasione (Sanchez) o se invece è indice di smarrita condizione per il recente infortunio. Di certo, ben altro giocatore di quello visto per l`ultima volta nel primo tempo di San Siro contro l`Atletico Madrid. Gioca 65 minuti dando l`idea di scarsa brillantezza e molta fatica.

In chiaroscuro anche l`altro convalescente Calhanoglu, che esce 5 minuti prima del compagno. Dal turco non ci si aspettano sgasate, ma di certo gioca a corto raggio come poche altre volte in stagione. Considerazioni che non portano serenità in vista della corrida al Metropolitano.

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