Krunic-Bastoni: manca un rigore a favore dell'Inter? Ecco cos'è successo

Il pugno rifilato a Bastoni dal centrocampista bosniaco poteva costare caro al Milan nell'andata delle semifinali di Champions League

Krunic-Bastoni: manca un rigore a favore dell'Inter? Ecco cos'è successo
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"L'arbitro non mi è piaciuto, ho visto utilizzare due pesi e due misure", il commento a caldo di Stefano Pioli al termine del match di andata di Champions League tra il suo Milan e l'Inter di Simone Inzaghi. L'arbitro spagnolo ha diretto con autorità, utilizzando molto il dialogo e poco i cartellini: solo tre i gialli comminati a Krunic per proteste, Mkhitaryan per una gomitata a Tonali e infine Tomori per un intervento scomposto su Dzeko.

Il fischietto iberico aveva anche concesso un calcio di rigore ai nerazzurri per un presunto fallo di Kjaer su Lautaro Martinez, poi revocato grazie all'ausilio del Var, e si è poi perso il pugno di Rade Krunic ad Alessandro Bastoni, in area di rigore rossonera, che avrebbe potuto portare all'assegnazione del penalty per l'Inter con conseguente cartellino rosso per il bosniaco. Il Var non è intervenuto in questa situazione ma la sensazione è che il Diavolo sia stato "graziato" sulla leggerezza del proprio giocatore.

Nelle immagini si nota il pugno chiuso dell'ex centrocampista dell'Empoli ai danni del difensore dell'Inter che, nella circostanza, è rimasto a terra per diversi secondi. Il Var non ha richiamato il direttore di gara spagnolo e questo, soprattutto in Europa, è un grave errore visto che sembra chiara l'intenzione di colpire l'avversario da parte del giocatore del Milan. Se Manzano avesse concesso il calcio di rigore, dopo aver rivisto l'azione all'on field rewiev, il Milan avrebbe dovuto giocare in 10 uomini gli ultimi 14 minuti più recupero, con Romelu Lukaku che avrebbe avuto la chance dal dischetto di siglare il 3-0, Maignan permettendo.

La disamina di Pioli

Stefano Pioli, molto nervoso a fine gara, ha commentato la partita ai microfoni di Sky: "L'Inter ha giocato meglio di noi al primo tempo e ha fatto due gol. Fino al 7' i nerazzurri non sono entrati nella nostra area. Noi abbiamo giocato meglio nella ripresa e non siamo riusciti a segnare. È questa la differenza a questi livelli. Dispiace, volevamo un'altra prestazione e un altro risultato. Al ritorno però ci dobbiamo credere perché gli episodi possono cambiare le partite". Il tecnico rossonero ha poi risposto alla domanda sulla possibile presenza di Rafael Leao al ritorno: "Leao? Conosciamo la sua importanza. Oggi non era in condizione - ha continuato -. Mancano sei giorni e dobbiamo aspettare ancora un po'. La speranza è che ce la possa fare".

"L'Inter ha fatto meglio, è stata più precisa, più tecnica, ha vinto più duelli nel primo tempo - ha proseguito il tecnico rossonero -. Poi nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ma non abbiamo trovato il gol che avrebbe accorciato le distanze. Abbiamo ancora le nostre carte da poterci giocare.

Servirà un Milan di alto livello tecnico, tattico e fisico: per rimontare un risultato così ci vuole una grandissima prestazione. I ragazzi sono delusi, ma hanno la volontà di cambiare il risultato al ritorno", ha concluso Pioli parlando del clima nello spogliatoio rossonero al termine della Stracittadina.

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