Una vigilia di nervi non certo distesi, quella che separa l’Italia, reduce dal match point strappato all’Argentina, dalla partita contro la Svezia. Alla luce del più recente pareggio tra l’Albiceleste ed il Sudafrica, la classifica del gruppo G guarda favorevolmente alle due attuali teste di serie del girone, che si deciderà formalmente il 2 di agosto, e per le Azzurre potrebbe essere sufficiente strappare due punti nelle prossime due partite per assicurarsi il passaggio agli ottavi di finale.
Allo Sky Stadium di Wellington, dove il team di Gerhardsson è già riuscito a battere la tenacia del Sudafrica, si affronteranno due squadre che, alla prima chiamata mondiale, hanno risposto più o meno allo stesso modo: due vittorie, di misura e a due passi dallo scadere del tempo regolamentare; tre punti a testa, più agili sulla carta che in campo.
L’Italia, in un nuovo e quasi sperimentale assetto scelto dalla ct Milena Bertolini, nonostante una prestazione forse deludente in termini d’idee di gioco e di (poche) occasioni collezionate, ha dimostrato inequivocabilmente una cosa: la forza di questa nazionale è nell’appartenenza. Una postura incarnata alla perfezione da quella che, d’abitudine, le partite le risolve, metà di qualità e metà di fame e cuore: Cristiana Girelli. Alla luce di questa consapevolezza, servirà però senz’altro rivedere l’undici titolare per il braccio di ferro contro le svedesi, che, in termini di caratteristiche sono ben lontane da quel (poco) che l’Argentina ha creato per impensierire le Azzurre.
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— Nazionale Femminile di Calcio (@AzzurreFIGC) July 28, 2023
La Svezia, certo cambiata dal 2019, rimane de facto la terza forza in ranking Fifa a livello internazionale con quattro podi in Coppa del Mondo: non sarà facile, con la fisicità del team gialloblù che fiacca anche le corazzate più attrezzate, costruire facendo lungo possesso palla e contemporaneamente ferire la difesa di Magdalena Eriksson, che arriva però da una stagione non particolarmente brillante in casa Bayern. La vittoria di misura contro un Sudafrica nient’affatto innocuo non è certo una colpa, ma forse un sintomo sì: perché la propulsione che ci si attende dalla formazione svedese, che ha creato tanto e concesso altrettanto, non è stata poi così devastante come avrebbe potuto. Così, mentre è una delle big, Fridolina Rolfö, a ristabilire la parità (con una buona dose di fortuna), nel finale è la trentenne in forza al PSG Amanda Ilestedt, su corner di Asllani, a schiacciare di testa e beffare le sudafricane, al 90’. Il braccio di ferro si risolverà, forse, nel gioco tra le linee e negli spazi, soprattutto in zona di rifinitura.
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Le Azzurre contro la statistica
I precedenti tra le due nazionali non sono complessivamente pochi e s’intrecciano spesso, oltreché in (tante) amichevoli, nei destini di qualificazioni o gironi di competizioni europee. Il primo incontro, disputato in casa delle gialloblù, è un’amichevole datata 1982 (e vinta per 2-0 dalla Svezia). Poi, le semifinali d’andata e ritorno di Euro 1984 (perse entrambe) dell’Italia di Carolina Morace e Betty Vignotto, e la finale europea 3° e 4° posto – di nuovo una vittoria per le svedesi – del 1989. La statistica non favorisce l’Italia nemmeno negli anni ‘90: a due sconfitte ed un pareggio in amichevole (4-0 nel 1990 e 1-0 nel 1996, fino all’1-1 a Soverato del 1999) fa eco il risultato all’Algarve Cup 1995 (ancora un 4-0). La prima vittoria azzurra arriva nel 2004, a Benevento, coi gol di Chiara Gazzoli e Patrizia Panico, l’anno successivo allo 0-5 subìto in fase di qualificazione europea dall’allora team a guida Carolina Morace. Nel frattempo, all’alternanza qualificazioni ed Algarve Cup (3-0 nel 2008), si somma l’ulteriore sconfitta, per 3-1, nel girone di Euro 2013. Finalmente, le Azzurre si riscattano nel 2017: 2-3 con la doppietta di Daniela Sabatino e la rifinitura di Cristiana Girelli, già determinante per il destino italiano. L’1-1 di Faro, nella finalissima dell’Algarve Cup 2022, è amaro, perché conduce le Azzurre di Bertolini a perdere il confronto alla lotteria dei rigori.
Quando e dove vederla
La partita sarà domani, sabato 29 luglio, nella cornice del Wellington Regional Stadium della capitale neozelandase. Il match sarà visibile in diretta tv, alle 9.30, su Rai 1 e Rai 1 HD e in streaming su RaiPlay e FIFA+.
Il calendario (che rimane) del Gruppo G
Sabato 29 luglio
Svezia – Italia, ore 19.30 (9.
30) | Wellington Regional Stadium | diretta su Rai1
Mercoledì 2 agosto
Argentina – Svezia, ore 19.00 (9.00) | Waikato Stadium | diretta su Fifa+
Sudafrica – Italia, ore 19.00 (9.00) | Wellington Regional Stadium | diretta su Rai1
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.