Mondiali femminili: Svezia d’incanto, il primo punto mondiale della Giamaica pare un sogno

Il quarto turno dei Mondiali regala ancora emozioni: la Svezia ipnotizza il Sudafrica al 90', i Paesi Bassi in controllo contro il debuttante Portogallo ma Diani non basta alla Francia che regala il primissimo punto mondiale alla Giamaica

La vittoria al cardiopalma della Svezia, sotto la pioggia battente di Wellington (via Fifa)
La vittoria al cardiopalma della Svezia, sotto la pioggia battente di Wellington (via Fifa)

Mondiali al quarto giorno e, ancora una volta, non senza sorprese. “I sogni son desideri”, potrebbe canticchiare adesso la Giamaica di Donaldson, che conquista con coraggio il primissimo punto della sua storia nella Coppa del Mondo. Chissà che non si sia associato al canto anche Peter Gerhardsson, perché la sua Svezia – se non mai davvero in dubbio, comunque per un attimo incredulo – vince in rimonta sul Sudafrica allo scadere. Cosa cantino Portogallo – sconfitto dalle Oranje d’Olanda di misura ma senza troppe possibilità di replica – e Francia, forse, è meglio non saperlo.

La Svezia incanta il Sudafrica: Ilestedt colpisce al 90’

La pioggia battente sul Wellington Regional Stadium non concede tregua a Svezia e Sudafrica, che se la giocano a viso aperto fin dalle prime battute. È la quinta volta che s’incontrano, ma le svedesi hanno la statistica a favore: tre vittorie e un pareggio. Ancor di più, hanno a favore una storia lunga di partecipazione (eccellente) al torneo – quattro volte sul podio della Coppa del Mondo, terza forza del ranking Fifa – senza però mai vincerlo. Il Sudafrica, qualificato per la prima volta ad un Campionato del mondo nella scorsa edizione, nel 2019, aveva incantato il pubblico col primo gol di Thembi Kgatlana, ma non era riuscito a superare la fase a gironi.

Svezia
Tre punti al cardiopalma per la Svezia di Gerhardsson (via Fifa)

Così, contro ogni pronostico, le sudafricane in tenuta all black vanno in vantaggio: è il 48’, tre minuti della ripresa, e Hildah Magaia s’avventa sul pallone respinto da Musovic sul tiro proprio di Kgatlana. Il cerchio pare chiudersi, eppure lo spettro della rimonta possibile e del vantaggio da difendere con le unghie e con i denti è ancora lì, come quattro anni prima, contro la Spagna. Ed eccola, la storia che si ripete: è il 65’ e Fridolina Rolfö, che non sbaglia (quasi) mai, non sbaglia affatto, nemmeno con la fortuna – Kaneryd da destra le serve un cross sporco, Ramalepe interviene ma la svedese in maglia 18 è già lì, due passi avanti. Il pareggio non sarebbe il peggiore dei mali, ma la Svezia non ci sta e mette il turbo: alla fine, di persistenza e costanza, è Ilestedt su assist di Asllani da corner a spiovere a schiacciare di testa e beffare le sudafricane, al 90’. Swart ci mette delle pezze, perché la Svezia addirittura, nel tempo di recupero, rischia di dilagare. È un avvertimento, anche per le Azzurre.

Oranje di qualità e di misura

Terza partecipazione mondiale per i Paesi Bassi, che, in contesto europeo, sono un po’ l’incubo dell’esordiente Portogallo. Sì perché le Oranje contro le portoghesi hanno (quasi) sempre vinto: sette su otto precedenti in favore olandese, di cui sei con un margine di un solo gol. Anche stavolta, al debutto internazionale, il danno e la beffa.

Van der Gragt, Olanda
L'urlo liberatorio di Stephanie van der Gragt (via Fifa)

A firmare i tre punti è Stefanie van der Gragt, come sempre, di testa: è appena il 13’, la specialista Spitse batte un corner tagliato che il difensore classe ‘92 – ex Ajax e Barça, 17 presenze all’Inter nella stagione appena trascorsa – non sbaglia. C’è, solo per un istante, la direttrice di gara Monzul' ad annullare la gioia Oranje: ma la convalida dell’on-field review restituisce immediatamente il sorriso. Nel gruppo E si delinea già una prima classifica, e il team di Jonker vuole rimanere convintamente col fiato sul collo agli States dei record.

Diani non basta: primissimo punto giamaicano ai Mondiali

Un pareggio che sta stretto alla Francia è certo questo, il primo, contro la Giamaica. È la seconda volta che accade in apertura del Mondiale: la prima, e unica, nel 2003. Vent’anni dopo, un richiamo che sta tornando spesso in quest’edizione: in quell’annata, la quarta edizioni dalla creazione della competizione femminile, la Francia non superò la fase a gironi, classificandosi terza sotto Norvegia e Brasile. Uno spettro che non è certo reale, perché Les Bleues viste a Sydney sono parse tutt’altro che alla portata, per un risultato indubbiamente beffardo.

Francia Giamaica
Eugénie Le Sommer a duello con Tiernny Wiltshire (via Fifa)

La Giamaica, alla seconda partecipazione mondiale, ha impensierito Peyraud-Magnin soltanto una volta, ma con gran coraggio (e un gran destro): al 41’, quando Shaw (espulsa per doppia ammonizione nel finale, per un intervento discutibile su capitan Renard) su punizione dai 25 metri sgancia un missile che l’estremo difensore juventina tocca fuori con la punta delle dita. Diani & compagne, invece, lato Francia, ci provano e riprovano e riprovano ma la porta di Spencer pare stregata: pure all’ultimo, quando l’attaccante del PSG – incubo dell’Italia all’Europeo – s’allunga di testa, su cross di Becho, la palla sbatte prima sulla traversa e poi sul palo. È il primissimo punto per le Reggae Girlz nella competizione iridata: quanta gioia!

I tabellini delle gare

Gruppo G

SVEZIA 2 – 1 SUDAFRICA

SVEZIA (3-4-2-1): Musovic, Andersson, Eriksson, Ilestedt, Bjorn, Asllani, Angeldal (67’ Benninson), Rolfo (67’ Schough), Kaneryd (88’ Hurtig), Rubensson (81’ Seger), Blackstenius (67’ Blomqvist). A disp.: Falk, Enblom, Sembrant, Lennartsson, Sandberg, Janogy, Jakobsson. All. Peter Gerhardsson

SUDAFRICA (4-4-2): Swart, Ramalepe, Gamede, Mbane, Holweni, Magaia (56’ Salgado), Motlhalo (67’ Kgoale), Seoposenwe, Jane, Biyana, Kgatlana. A disp.: Dlamini, Moletsane, Matlou, Magama, Cesane, Dhlamini, Makhubela, Kgadiete, Moodaly, Shongwe. All. Desiree Ellis

Marcatori: 48’ Magaia (Su), 65’ Rolfo (Sv), 90’ Ilestedt (Sv)

Ammoniti: 74’ Biyana (Su), 89’ Jane (Su)

Arbitro: Ekaterina Katja Koroleva (Usa)

Gruppo E

PAESI BASSI 1 – 0 PORTOGALLO

PAESI BASSI (3-1-4-2): Van Domselaar, Van der Gragt, Spitse, Janssen, Roord, Van de Donk (80’ Egurrola), Groenen, Pelova (90’+4’ Casparij), Brugts, Beerensteyn (87’ Snoeijs), Martens. A disp.: Kop, Weimar, Wilms, Nouwen, Van Dongen, Baijings, Jansen, Dijkstra, Kaptein. All. Andreis Jonker

PORTOGALLO (4-3-1-2): Pereira, Borges, Costa, Gomes, Amado (78’ Alves), Norton (78’ Jacinto), Pinto, Pinto, Silva (67’ Nazareth), Silva, Silva (78’ Encarnacao). A disp.: Morais, Costa, Rebelo, Marchao, Rute, Seica, Mendes, Capeta. All. Francisco Neto

Marcatori: 13’ Van der Gragt (O)

Ammoniti: 56’ Silva (P), 78’ Van de Donk (O), Gomes (P)

Arbitro: Kateryna Monzul' (Ucraina)

Gruppo F

FRANCIA 0 – 0 GIAMAICA

FRANCIA (4-4-2): Peyraud-Magnin, Lakrar, Renard, Karachaoui, Cascarino, Toletti, Geyoro, Majri (66’ Becho), Matéo (66’ Dali), Le Sommer, Diani. A disp.: Durand, Picaud, Fazer, De Almeida, Bacha, Tounkara, Le Garrec, Asseyi, Feller, Perisset. All. Herve Renard

GIAMAICA (4-4-1-1): Spencer, Swaby, Blackwood, Swaby, Wiltshire, Sampson, Spence, Brown, Matthews (70’ Solaun), Shaw, Primus (70’ Washington). A disp.: Schneider, Brooks, Plummer, McNamara, Simmonds, Van Zanten, Cameron, Bayle-Gayle, Carter, McKenna. All. Lorne Donaldson

Ammoniti: 14’ Matéo (F), 24’ Primus (G), 37’ Shaw (G)

Espulsi: 90’+2’ Shaw (G)

Arbitro: María Belén Carvajal Peña (Cile)

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