L'ultimo saluto a Pelè: così il Brasile dice addio a O'Rei

Migliaia di persone hanno dato l'ultimo saluto a Pelé, il cui corpo è velato a Vila Belmiro, lo stadio dove O'Rei diventò leggenda

L'ultimo saluto a Pelè: così il Brasile dice addio a O'Rei

Pelé Eterno. Non poteva che essere così, il popolo brasiliano ha tributato oggi a Santos l'ultimo saluto a O'Rei, nello stadio dove nacque il suo "mito", il Vila Belmiro casa della squadra di una città del litorale paulista che proprio lui ha fatto conoscere al mondo.

La bara di Pelè, scomparso giovedì scorso all'età di 82 anni, è stata chiusa a Vila Belmiro alle 14, ponendo fine alla veglia, che ha visto la partecipazione di oltre 230 mila tifosi. Sotto il sole dell'estate brasiliana, decine di migliaia di persone, arrivate praticamente da tutte le città del Paese, hanno dato vita a una fila chilometrica per entrare dagli ingressi dello stadio, quelli riservati alla 'torcida', la gente comune. Nessuno si è lamentato o ha avuto la tentazione di andarsene, e ci sono state persone accampatesi fin dalla sera prima pur di essere sicure di entrare, quasi tutte vestite con la maglia della Seleçao o del Santos.

Una lunga fila di tifosi si osservava sin dalle sette locali (le 11 italiane) all'esterno dello stadio, al centro del quale, adagiata sul terreno di gioco, si trovava la bara di Pelè. La veglia aperta al pubblico si è conclusa alle 10 (le 14 italiane), quando è iniziata una processione per le strade di Santos, diretta al cimitero Memoriale della necropoli ecumenica. La bara è stata portata dagli addetti e dal figlio Edinho, che ora allena in Serie B il Londrina, e da Zé Roberto. Quest'ultimo, oggi 48enne, ha vestito le maglie di Real Madrid e Bayern Monaco ma oggi è tornato a Santos dove anche lui ha indossato la maglia con il numero 10, lo stesso che Pelé non ha voluto che fosse ritirato, come oggi ha confermato l'ex presidente del club Marcelo Teixeira.

Lanci di petali sul feretro e passaggio del corteo davanti alla casa di Dona Celeste, madre dell'ex numero 10 verdeoro. Così, in segno di lutto, per una volta è stato rispettato il divieto dei fuochi artificiali e la città ha ricordato il suo Rei con una speciale iniziativa: 80 droni, volando sulla Praia do Gonzaga, hanno disegnato varie figure nel cielo per ricordare la traiettoria del numero 10. Un'ondata di grande emozione collettiva quella che ha investito il Brasile.

Tra le personalità presenti anche il neo presidente, Lula arrivato in elicottero. Dopo aver prestato giuramento come presidente domenica, Lula ha fatto il primo viaggio del suo mandato al di fuori di Brasilia per rendere "omaggio a Pelè" "e in solidarietà con la sua famiglia". Presente anche il presidente della Fifa Gianni Infantino, uno dei primi (ha preceduto di poco il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan) ad arrivare alla veglia funebre. Il numero uno del calcio mondiale è stato bersaglio di roventi polemiche per un selfie scattato alla salma di Pelè.

Intanto sui campi di tutte le federazioni nazionali affiliate a quella mondiale, compresi

quella della Serie A mercoledì, verrà osservato un minuto di silenzio in memoria di O Rei. Pelé è Eterno, come è scritto anche sulle magliette che gli ambulanti vendono nei pressi dello stadio del Santos.

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