L'Hellas Verona finisce sotto sequestro: indagato per bancarotta il presidente Setti

La Guardia di Finanza di Bologna ha sequestrato il 100% delle quote del club scaligero e il patron Maurizio Setti risulta indagato per bancarotta

L'Hellas Verona finisce sotto sequestro: indagato per bancarotta il presidente Setti
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Ancora guai per l'Hellas Verona. Il gip del tribunale di Bologna ha disposto il sequestro preventivo delle azioni della società Star Ball Srl, pari al 100% del club scaligero.

Il provvedimento cautelare è stato eseguito nei giorni scorsi dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna. Nel procedimento è indagato per bancarotta fraudolenta il patron del club gialloblu Maurizio Setti che avrebbe spostato la società Verona dal pacchetto azionario di una srl (sempre a lui riconducibile) fallita nel 2021, senza pagarne il corrispettivo. Nei fatti a Setti sarebbe contestata la finta vendita della società calcistica infragruppi sempre a lui riconducibili.

L’inchiesta sviluppata dagli investigatori della Finanza di Bologna è nata dall’esposto di uno dei tanti creditori della H23 società che aveva in pancia il Verona Calcio: poco prima del fallimento della H23 Setti avrebbe spostato il controllo e quindi la proprietà del Verona sulla società StarBall. Gli accertamenti condotti hanno evidenziato episodi di distrazione, perpetrati tramite la cessione delle azioni rappresentative della società sportiva, dalla società fallita alla società a responsabilità limitata destinataria del provvedimento cautelare.

Quest’ultima anch’essa riconducibile all'imprenditore. Dopo aver disposto il sequestro preventivo dell'intera partecipazione detenuta da Star Ball Srl, il giudice per le indagini prelimiari ha nominato come custode della quota il commercialista Stefano Reverberi.

La precisazione del club

"Si ritiene opportuno fare chiarezza", spiega il Verona Calcio in una nota sul proprio sito ufficiale. La vicenda del sequestro non riguarda il patrimonio di Hellas Verona Fc Spa, che non viene toccato. Il sequestro si inserisce, come ennesima schermaglia giudiziale, nella controversia tra il Gruppo societario di Maurizio Setti e il Gruppo societario di Gabriele Volpi".

"L'Operazione Cyrano"

Nei giorni scorsi un’altra inchiesta, Cyrano – non collegata a questa - diretta dalla Procura di Reggio Emilia e condotta da Guardia di Finanza e Polizia – ha visto indagate 26 persone tra cui il presidente, Maurizio Setti, ipotizzando una presunta maxi frode fiscale da dieci milioni di euro.

L’inchiesta, riguarda sponsorizzazioni ottenute mediante fatture false emesse da una società "cartiera" al fine di abbattere i costi. L'escamotage sarebbe stato utilizzato da diverse società, attive nella produzione di programmi televisivi e nei settori dei trasporti di merci, edilizi e meccanici tra nord e centro Italia, per una frode fiscale ipotizzata da circa 10 milioni di euro complessivi.

Nello specifico del Verona questa inchiesta riguarda esclusivamente la verifica di tre fatture emesse ormai 4 anni fa da una società terza, dal valore indicativo totale 50 mila euro. Le azioni della società tolte a Setti con il decreto di sequestro sono adesso nelle mani di un custode giudiziale. L’importo del sequestro corrisponde all’incirca al valore della società che oscilla tra i 45 e i 50 milioni di euro.

In questo caso il club scaligero aveva espresso tranquillità sulla vicenda con un comunicato: "La Guardia di Finanza sta effettuando un’indagine su una società terza e non sull’Hellas Verona. Non è stata effettuata alcuna perquisizione, né nella sede, nè altrove.

Il club ha spontaneamente messo a disposizione le proprie risultanze contabili relative ai rapporti con detta società, che consistono nella ricezione di sole tre fatture relative al periodo di imposta di quattro anni fa e comunque di modesto importo".

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