Stiamo analizzando, attraverso lo studio delle loro grafie e firme, due personalità completamente diverse non solo nell’affrontare il fenomeno calcio, ma anche come struttura psichica e mentale.
Luciano Spalletti
Osservandola la grafia di Luciano Spalletti sono rimasta meravigliata per la complessità dei segni grafici piuttosto ampi nel gesto che fanno emergere una personalità estroversa, dinamica e originale, ma diversa da come si presenta nelle interviste, dove appare molto controllato nelle parole e nei gesti.
Possiede molta fiducia in sé stesso che lo porta a idealizzare ogni cosa che fa, per cui ci mette tutta la sua fantasia, che sostiene una forte ambizione. L’emozione e il calore emotivo ("...splendide ragazze…”) e l’ansia interiore può a volte offuscare il pensiero nel soppesare situazioni e persone (vedi grafia con allunghi inferiori e superiori rigonfi, la lettera “A” in stampatello e l’originalità della “E”). Sono segni che l’avrebbero predisposto anche per l’architettura o per il mondo dell’arte, poiché immaginazione e originalità avrebbero potuto aprire nuove porte e gli avrebbero permesso un tipo diverso di successo, saturando così l’ambizione.
La grafia mette in luce una sensibilità e un’intuizione particolari, che forse nella professione attuale non è molto capita. Ideali e pulsionalità si mescolano nella personalità di Spalletti, tanto che il suo stile creativo non sempre viene compreso in un mondo dove ciò che conta è “fare gol” e riempire la ”pancia”.
Aurelio de Laurentiis
La firma appare chiara e leggibile, con lettere alte, a dimostrare un comportamento estroverso, ma con punte di aggressività qualora venisse toccato nell’orgoglio. Ciò dimostra come Aurelio de Laurentiis possieda un temperamento grintoso ancorché controllato. Egli, abituato come è a vincere e a stare sempre a galla, mal sopporta di dover cedere di fronte ad altri che lo mettano in discussione o sollevino dubbi sulla sua competenza.
Sempre sulla scena, ricercata e ottenuta con senso di fermezza e determinazione, non sempre riesce a vincere l’orgoglio che lo spinge a voler essere un “primo attore” anche sulla scena sportiva (vedi grafia accurata con allunghi inferiori gonfi come nella “g” e la “z” minuscole).
Note di egocentrismo non ammettono sconfitte; per questo può esasperare la cocciutaggine e quindi imporre il suo dire.
Possiede senso estetico e gusto del bello che lo spingono a sentirsi un po’ al di sopra di tutti, ricercando conferme nel successo personale e sociale, frutto di un lavoro nel quale ha investito tutto sé stesso, sperando in un appagamento ad oltranza (vedi esagerazioni dimensionali e formali nella lettera “A” della firma).
Confronto
La sensibilità e l’emotività di Spalletti si
contrappongono alla concretezza e all’orgoglio di de Laurentis. Difficilmente i due possono andare d’accordo proprio per la forte diversità temperamentale che li porta ad una rivalità difficile da superare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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