A Bruxelles scoppia la guerriglia dei tifosi marocchini: cosa è successo

I festeggiamenti dei tifosi marocchini, che hanno assaltato le vie del centro della capitale belga, sono degenerati in scontri con la polizia

A Bruxelles scoppia la guerriglia dei tifosi marocchini: cosa è successo

Guerriglia urbana a Bruxelles dopo la vittoria del Marocco contro il Belgio ai Mondiali di calcio in Qatar. Alcune decine di giovani tifosi marocchini hanno assaltato le vie del centro città e l'area adiacente alla stazione di Midi, distruggendo l'arredo urbano e appiccando il fuoco ad auto, scooter e monopattini elettrici.

La ricostruzione

I festeggiamenti nella capitale belga per la vittoria del Marocco sono degenerati da subito in scontri con la polizia nella zona del centro città, tra Lemonnier e Place Bourse. Boulevard Anspach, il principale viale del centro, è stato chiuso e la polizia ha fatto appello ad evitare la zona. Per motivi di sicurezza pubblica erano state già chiuse le stazioni metro di Beekkant, Sainte-Catherine, De Brouckère e Gare Centrale. Sul posto sono intervenuti un centinaio di agenti anti-sommossa che hanno fatto ricorso a idranti e lacrimogeni per disperdere la folla (oltre 150 i presenti). I facinorosi hanno lanciato contro la polizia pietre e petardi. Almeno un giornalista è rimasto ferito, secondo quanto riportano i media locali.

Secondo quanto riferisce "L'Equipe", che cita la Polizia locale, anche prima della fine della partita, nel centro della città, "decine di persone, alcune delle quali incappucciate, avevano cercato lo scontro", ha aggiunto la Polizia, denunciando l'uso di fuochi d'artificio, proiettili e bastoni. Si è registrato un incendio per strada ed è stato distrutto un semaforo. "Un giornalista è stato ferito al volto dai fuochi d'artificio", ha precisato la Polizia, che è dovuta intervenire, per sedare gli animi, con idranti e con gas lacrimogeni.

Un mix di vandalismo fine a se stesso e di risentimento verso i belgi anche se molti di loro sono cittadini belgi ma si sentono in opposizione con lo stato nel quale sono nati quali figli di immigrati. Il resto della città è stato invece animato dai caroselli della comunità marocchina, la prima per popolazione in Belgio (oltre 200 mila solo a Bruxelles).

Le reazioni

"Condanno con la massima fermezza gli incidenti di questo pomeriggio. La polizia è già intervenuta con fermezza. Consiglio ai tifosi di non venire in centro città. La polizia sta usando tutti i suoi mezzi per mantenere l'ordine pubblico. Ho dato loro ordine di procedere con gli arresti amministrativi nei confronti dei responsabili degli scontri". Lo ha scritto su Twitter il sindaco di Bruxelles, Philippe Close, proprio mentre le vie del centro della città erano prese d'assalto dai giovani tifosi marocchini a seguito della vittoria del Marocco sul Belgio.

Anche il deputato di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo, Claudio Fidanza, ha pubblicato su Instagram un video degli scontri: "Un breve estratto delle violenze che a Bruxelles hanno caratterizzato i “festeggiamenti” dei tifosi marocchini dopo la vittoria sul Belgio", ha commentato. "L’ennesima conferma del fallimento europeo in tema di multiculturalismo e integrazione. Speriamo non sia troppo tardi".

Alcune immagini degli scontri, tra cui il video della distruzione di un'auto di car sharing in centro a Bruxelles

sono state poi pubblicate, su Twitter, dal Commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, che ha scritto, a commento del video: "Saccheggi e violenze. Il calcio fa da detonatore"

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