Cristiano Ronaldo non ha di certo voglia di appendere le scarpette al chiodo, e la conferma arriva da una notizia giunta nelle scorse ore dall'Arabia Saudita: per assicurarsi le prestazioni dell'attaccante lusitano fino al 2026, infatti, l'Al-Nassr ha messo sul piatto un'offerta irrinunciabile, dato che si parla di ben 200 milioni di euro. Tanto vale la firma di CR7 su un solo anno di contratto, vale a dire una cifra monstre pari a 547mila euro al giorno.
Il tutto, peraltro, a poco più di due settimane dal 40esimo compleanno: il prossimo 5 febbraio, infatti, il 5 volte Pallone d'Oro spegnerà quaranta candeline, un'età in cui la maggior parte dei calciatori ha già detto basta. La carriere calcistica di CR7, invece, continuerà ancora, quantomeno fino all'anno del prossimo Campionato del Mondo di calcio, che si terrà tra Usa, Canada e Messico proprio nel 2026. Ma sarà davvero così o ci sono altri traguardi da raggiungere per il fenomeno portoghese?
Di certo c'è che il suo conto in banca è lievitato in modo esponenziale fin da quando iniziò a farsi notare con indosso la casacca biancoverde dello Sporting Lisbona: allora percepiva uno stipendio da un milione di euro, davvero rilevante se pensiamo che si trattava di un ragazzo di appena 17 anni. È stato sufficiente un anno allo Sporting per attirare su di sé l'attenzione di un mostro sacro come sir Alex Ferguson, che lo volle fortemente al Manchester United: le vittorie e i compensi salirono vertigionosamente, dato che Ronaldo appose la firma su un contratto da 5,6 milioni. Dopo il passaggio al Real Madrid arrivò a incassare prima 10 milioni di euro, poi a salire coi vari rinnovi 18 e infine 21. Dopo la Champions vinta con le merengue, CR7 accetta la sfida con la Juventus, incassando ben 31 milioni di euro a stagione, considerando che i bianconeri allora non dovevano sborsarne il doppio per pagare le tasse. L'avventura alla Juve è al di sotto delle aspettative, per cui Ronaldo sceglie di tornare all'Old Trafford e di "accontentarsi" di 21 milioni. Il Manchester United bis dura appena un anno e mezzo tra alti (pochi) e bassi (molti), e dopo il mondiale del 2022 l'attaccante lusitano decide di accettare la corte dell'Al-Nassr per 200 milioni l'anno.
La speranza di far crescere la Saudi Pro League fino ai livelli di altri campionati di calcio più prestigiosi non è stata vinta, ma indubbiamente CR7 è ancora in grado di attirare l'attenzione di media e sponsor, e sempre più calciatori europei hanno deciso, attirati dai lauti guadagni, di trasferirsi in Arabia Saudita contribuendo a rendere più appetibili al grande pubblico le sfide rispetto a qualche anno fa.
Ma tutto finirà quindi nel 2026? Considerando le ambizioni e lo stato di forma invidiabile dell'attaccante lusitano è impossibile dirlo: Ronaldo giocherà il suo sesto Mondiale a 41 anni suonati. Ciò nonostante non sarà ancora il giocatore più anziano della storia, record nelle mani del portiere egiziano El-Hadary (45 anni e mezzo), né tantomeno il calciatore di movimento più vecchio di sempre, dato che Roger Milla ha raggiunto quota 42 anni con la maglia del Camerun.
Resta sempre una ghiotta oppurtunità per diventare ancora più immortale, ovvero scendere in campo per i Campionati del Mondo del 2030, quando avrà superato le 45 primavere: la tentazione è tanta, anche dal momento che si giocherà anche nel suo Portogallo. Se può sembrare folle anche il solo pensiero, con CR7 mai dire mai, dato che ancora è al centro del progetto della nazionale di calcio lusitana, con cui si giocherà l'accesso alle semifinali di Nations League nel match di marzo contro la Danimarca.
E poi ci sono altri record da ritoccare, come quello delle presenze e delle reti in nazionale (da lui già detenuti), quello dei 1000 gol in carriera, e quello di conquistare gli ultimi due trofei che gli mancano in Arabia, ovvero la Champions League d'Asia e la Saudi Pro League. Insomma, gli stimoli potrebbero esserci, i soldi (in abbondanza) pure, per cui se il fisico non dovesse abbandonarlo nulla è impossibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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