Tra le polemiche e lo sciopero della curva, il Milan trova il modo di rovinare la passerella finale di due dei protagonisti delle ultime stagioni rossonere. L’ultima gara di Stefano Pioli sulla panchina del Milan vede il pareggio in rimonta della Salernitana che chiude 3-3 e complica ulteriormente il finale di stagione del Diavolo. Dopo che il Milan era passato in vantaggio grazie ad una papera clamorosa di Fiorillo, convertita in gol da Leao, è proprio l’avanti francese a siglare con una mirabile girata al volo la rete della sicurezza. Il Milan domina ma arretra troppo e viene punito da Simy. Il gol del 3-1 di Calabria sembra aver chiuso i conti ma il Milan sottovaluta l’orgoglio della Salernitana, che segna due reti negli ultimi cinque minuti con Zambia e ancora Simy. Un finale che certo nessuno dei presenti a San Siro si aspettava e che sicuramente rinfocolerà le polemiche che stanno scuotendo il mondo rossonero.
Le scelte dei tecnici
Per la last dance al Meazza di Pioli e Giroud, il tecnico rossonero concede la maglia da titolare all’avanti francese, che avrà a dargli una mano Pulisic e Leao. Viste le tante indisponibilità, Florenzi spostato a centrocampo mentre Calabria e Theo Hernandez presidiano le fasce. Qualche cambio anche in difesa: accanto a Tomori torna Gabbia, a protezione di Mirante in porta.
Per l’ultima partita nella massima serie, Colantuono ritrova Candreva sulla trequarti, dove farà coppia con Kastanos alle spalle dell’unica punta Tchaouna. Sulle fasce spazio a Sambia e Zanoli mentre lo squalificato Basic viene sostituito da Maggiore. Cambio anche in difesa: vista l’indisponibilità di Fazio, maglia da titolare per Pasalidis.
Papera Fiorillo, golazo Giroud
Lo spettacolo inizia ancora prima del calcio d’inizio, con l’intera rosa del Milan e il pubblico che concede una standing ovation a Stefano Pioli, alla sua ultima partita sulla panchina rossonera. I suoi ragazzi partono con il piede giusto: la prima fiammata del Milan arriva dopo solo due minuti grazie all’incursione di Leao sulla sinistra che offre un gran pallone a Giroud. Il francese non indovina l’angolo tra Fiorillo ed il palo mentre un difensore nega a Pulisic un facile tap-in. La partenza dei rossoneri è davvero positiva, tanto che un minuto dopo la sfera arriva a Leao che tira in porta a botta sicura: stavolta è il portiere campano a rispondere d’istinto. Nei primi dieci minuti si gioca praticamente ad una porta sola, anche se gli avanti rossoneri non trovano spesso il modo di impegnare il portiere granata. L’occasione migliore la crea Christian Pulisic al 10’ quando sorprende Sambia, si accentra e conclude in porta: Fiorillo blocca in due tempi. Anche se non con lo stesso furore, i padroni di casa tengono alta la pressione, rendendosi pericolosi sui calci piazzati: al 15’ è Tomori a colpire bene di testa da calcio d’angolo ma la mira non è precisa.
I rossoneri continuano a spingere ma in maniera poco ordinata, trovando spazio specialmente a destra grazie al lavoro di Pulisic: la difesa campana, però, regge con ordine. A regalare il vantaggio ai rossoneri ci pensa un errore marchiano di Fiorillo, che si lascia sfuggire un innocuo lancio lungo di Reijnders per Leao in presa alta. Il portoghese ringrazia sentitamente ed insacca a porta vuota, andando poi ad abbracciare Pioli in panchina. Disattenzione davvero incomprensibile quella dell’ex bandiera del Pescara, che finora aveva tenuto a galla da solo la difesa granata. Alla fine, Olivier Giroud riesce a bagnare con un gol la sua ultima nottata a San Siro: bell’angolo di Florenzi, l’ariete francese riesce a liberarsi di Gyomber e mettere una girata al volo da distanza ravvicinata sulla quale Fiorillo non può niente.
Il Milan a questo punto ci ha preso gusto e prova a segnare il 3-0 pochi minuti dopo: girata di testa fulminea di Tomori sulla quale Fiorillo si supera. L’assedio continua due minuti dopo con una percussione al centro di Theo Hernandez, murata dalla difesa ma l’undici di Colantuono ha a malapena il tempo di respirare, visto come difficilmente riesce a superare la linea di metà campo. Il terzo gol arriva al 36’ grazie all’ennesima galoppata di Leao sulla sinistra: il retropassaggio dal fondo del portoghese vede un mezzo velo di Giroud ed il gol in corsa di Theo Hernandez. San Siro ha tutto il tempo di festeggiare prima che il Var comunichi al signor Di Marco che l’avanti lusitano è partito in fuorigioco davvero millimetrico. Nel recupero c’è anche tempo per un’altra incursione di Theo che arriva in area e mette un tiro a fil di palo che trova la risposta di piede di Fiorillo. Il portiere granata si supera trenta secondi dopo togliendo da sotto la traversa un bel colpo di testa di Gabbia da calcio d’angolo. Non c’è tempo per altro, il Milan torna negli spogliatoi su un 2-0 che va davvero stretto ai rossoneri.
La Salernitana rovina la festa
Nessun cambio durante l’intervallo ma la partita riprende a seguire il solito canovaccio: Milan reattivo e propositivo, Salernitana che cerca di rimanere a galla, faticando ad imbastire azioni offensive significative. L’unico dei campani che si rende pericoloso è Candreva: l’ex laziale prende la mira dal limite dell’area di rigore e lascia partire un gran destro che sibila di poco sopra la porta difesa da Mirante. Lo spavento sembra raffreddare un po’ le velleità dei rossoneri, che ora pungono molto meno in avanti. Al 55’ il gioco viene fermato dopo una manata fortuita di Coulibaly nei confronti di Gabbia: il difensore milanista rimane a terra qualche minuto ma è comunque in grado di riprendere la partita. L’occasione convince Pioli ad anticipare i cambi previsti: fuori sia Gabbia che Leao, sostituiti da Caldara ed Adli. La Salernitana ne approfitta per rendersi pericolosa due volte nel giro di 30 secondi: prima un tiro secco è rimpallato dalla difesa, poi la botta di Tchaouna si fa largo, per essere presa a terra da Mirante. Colantuono decide di richiamare in panchina Kastanos e Candreva, concedendo una mezz’ora a Simy e Vignato ma il Milan torna ad essere pericoloso, costringendo Fiorillo ad un paio di parate non semplici.
Proprio quando la gara sembrava incamminarsi verso una fine tranquilla, ecco la disattenzione della difesa del Milan che rimette in partita la Salernitana. Calcio d’angolo spiovente di Sambia, la difesa si dimentica completamente del nuovo entrato Simy che corregge di testa e gonfia la rete. La Salernitana raddoppia i suoi attacchi, sfiorando la rete due minuti dopo ancora con un colpo di testa schiacciato di Simy, mentre il Milan sembra evaporare dal campo. I rossoneri ci mettono qualche minuto per riprendersi dallo choc ma continuano a subire gli attacchi dei campani, che ora ci credono davvero. L’unico squillo arriva da una ripartenza fulminea del Milan che vede una corsa irresistibile di Theo, il passaggio di Pulisic e la conclusione debole di un Giroud col fiato un po’ corto. Colantuono richiama in panchina Gyomber per dare spazio all’under 20 Pellegrino, arrivato in prestito proprio dal Milan. Il Diavolo, però, trova subito il 3-1 grazie al buon lavoro sulla sinistra di Pulisic e il tuffo di Calabria, che segna un bel gol di testa.
Il finale di partita certo non è noioso, con le due squadre che sfiorano il gol in varie occasioni. La Salernitana va vicina al 3-2 mentre il Milan è pericolosissimo in contropiede, con Bennacer che però perde il momento giusto per tirare verso la porta di Fiorillo. C’è anche spazio per la standing ovation di San Siro quando Olivier Giroud esce all’84’ per essere sostituito da Luka Jovic. L’atmosfera di festa è gelata quando Zambia si fa largo al limite dell’area di rigore, liberando un bel sinistro che s’infila tra i guantoni di Mirante ed il palo lontano. All’87’ spazio per la passerella finale per Simon Kjaer ed il giovane portiere Nava, con l’esperto danese anche lui alla fine dell’esperienza col Milan. Pioli, però, forse anticipa troppo i festeggiamenti: sul tiro di Tchaouna, risposta corta di Nava che finisce proprio sui piedi di Simy, che segna il gol del 3-3. Il forcing finale dei rossoneri non riesce a sbloccare il pari ed innescare una nuova serie di polemiche.
Il tabellino
MILAN (4-3-3): Mirante (87’ Nava); Calabria, Gabbia (58’ Caldara), Tomori (87’ Kjaer), Hernandez; Bennacer, Reijnders, Florenzi; Pulisic, Giroud (84’ Jovic), Leao (58’ Adli). Allenatore: Stefano Pioli
SALERNITANA (3-4-2-1): Fiorillo; Pierozzi, Pasalidis, Gyomber (74’ Pellegrino); Sambia, Coulibaly, Maggiore (81’ Sfait), Zanoli (81’ Legowski); Candreva (60’ Vignato), Kastanos (60’ Simy); Tchaouna. Allenatore: Stefano Colantuono
Marcatori:
22’ Leao (M), 27’ Giroud (M), 63’, 89’ Simy (S), 77’ Calabria (M), 86’ Zambia (S)Ammoniti: 51’ Pierozzi (S)
Espulsi: nessuno
Arbitro: Davide Di Marco (Ciampino)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.