È la vigilia di Italia-Spagna: giovedì 20 giugno alle ore 21 la Nazionale allenata da Luciano Spalletti si gioca le prime chance di passare il turno e approdare agli ottavi di finale qualora arrivasse una vittoria contro la Spagna favorita (non di molto) dai bookmakers. Come di consueto, il ct è intervenuto in conferenza stampa pre-partita spiegando innanzitutto come dovrà essere l'approccio alla gara spiegando che la squadra non dovrà snaturarsi più di tanto adattandosi agli avversari ma dovrà rimanere quella solida vista contro l'Albania e abituata a imporre il proprio calcio.
Le parole di Spalletti
"Noi siamo vertiti da Giorgio Armani ed è conosciuto in tutto il mondo. Domani si va lì con lo stesso abito cercando di essere noi stessi", ha spiegato ai giornalisti, sottolineando che domani si dovrà avere "la voglia matta di fare la partita e misurarci con una delle scuole calcio più forti del mondo. Non vogliamo uscire col rimpianto di non aver fatto le nostre cose. Andiamo vestiti bene ma disposti a sporcarci gli abiti se ce ne fosse bisogno", ha aggiunto Spalletti che a fianco aveva il centrocampista del Verona, Michael Folorunsho.
Da questo punto di vista, il ct spiega che non bisogna preoccuparsi degli avversari ma bisogna pensare al "livello di calcio che dobbiamo proporre noi, la chiave per vincere è quello che riusciremo a fare. Mi interessa quello, poi è chiaro che la Spagna sa fare cose importanti e dovremo anche subire la sua qualità. Ma le intenzioni devono essere giuste: abbiamo rispetto per la storia e la qualità della Spagna, ma non bisogna pensarvi più forti di quello che siete. Sarebbe un errore".
Formazione top secret
Ovviamente, la stampa italiana ha cercato in qualche modo di carpire la formazione di domani domandando al diretto interessato quali fossero i protagonisti dell'undici titolare ed eventualmente le differenze con la gara d'esordio contro l'Albania ma Spalletti non si è sbottonato spiegando il perché. "Questa volta la formazione ve la dico domani. Non la dico il giorno prima perché non mi è arrivata nessuna notizia su chi gioca degli altri". Per l'allenatore toscano non sarà una gara come tante altre già vissute e lo ha voluto sottolineare. "È una delle partite più importanti della mia carriera, va messa a quel livello lì. Tutti hanno una storia da raccontare, questa è una di quelle partite che può determinare quella storia".
Cosa deve sistemare l'Italia
L'inizio choc contro l'Albania con il gol più veloce di sempre subìto dopo appena 23 secondi è stato cancellato da un'ottima rimonta e sontuosa prestazione specialmente nel primo tempo. Non può bastare, però, quando si alza l'asticella degli avversari come contro le "Furie Rosse" tra poco più di 24 ore. "Dobbiamo mettere a posto delle cose, ma siamo sulla buona strada. Abbiamo preso qualche ripartenza di troppo, in generale, mettendo anche le qualificazioni.
Il tentativo di pressare lo abbiamo fatto sempre, anche col rischio di lasciare spazio alle spalle. C'è da mettere a posto quella cosa, c'è differenza di tempi di reazione che devono essere più coperti e mantenere sempre il comportamento da squadra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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