Calcioscommesse: Atalanta-Piacenza "venduta" due volte

La partita di serie B Atalanta-Piacenza (19 marzo 2011), già al centro dello scandalo, sarebbe stata venduta a due diversi gruppi di scommettitori. Lo si scopre dall'interrogatorio a Gervasoni

Calcioscommesse: Atalanta-Piacenza "venduta" due volte

Nuovo risvolto per il calcio scommesse: la partita Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011 fu venduta non una, ma due volte, ai famosi "zingari" e a un altro gruppo controllato dai calciatori Cersare Rickler e dai fratelli Cossato.

Lo si scopre dal verbale d’interrogatorio del calciatore del Piacenza Carlo Gervasoni, ascoltato dalla procura di Cremona e pubblicato questa mattina dal Corriere della Sera. Dalle parole di Gervasoni si scopre che: "Rickler mi disse che c’era la possibilità di prendere dei soldi per perdere la partita. Io gli dissi di no, poi con il fatto che me lo chiedevano Gegic e compagnia..." . E continua: "Lui venne con i fratelli Cossato. Praticamente abbiamo venduto la stessa cosa a due gruppi".

Secondo le inchieste, quindi, all’origine dell'accordo ci sarebbe un incontro tra il calciatore Filippo Carobbio, dell’Albinoleffe, e il portiere del Bellinzona Matteo Gritti.

A raccontarlo è proprio Carobbio: "Ci incontrammo una prima volta all’Iper di Seriate e fu allora che mi riferì che c’era un gruppo di persone, straniere, che avevano un’ampia disponibilità economica e intendevano investire per vincere le scommesse da effettuarsi sui siti asiatici".

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