La campanella suona nel cantiere aperto

Alle elementari «Da Passano» un’ala resta chiusa per i lavori partiti in ritardo

Roberta Gallo

Scuole, un cantiere. A poche ore dal suono delle prima campanella molte scuole genovesi ospitano ancora i cantieri comunali per l’adeguamento delle strutture alla legge 626 sulla sicurezza. Lavori iniziati tra il 29 agosto e il 1° di settembre, nonostante Tursi fosse a conoscenza che il calendario scolastico prevedesse inizi già dal 14 settembre. Non solo. In molti edifici scolastici il Comune non ha nemmeno previsto la pulizia degli ambienti a lavori finiti. Un compito che andrà a gravare, senza che a loro competa, agli ausiliari delle singole scuole.
«Dobbiamo intanto chiederci - tuona Mimmo Morabito, consigliere di Alleanza nazionale della IV Valbisagno - come mai i lavori sono iniziati così tardi. Ovviamente ci sono tantissimi plessi scolastici ancora da ultimare. La settimana scorsa sono passato alla elementare “Da Passano” di via Bobbio e invece di trovare la scuola aperta e il cantiere attivo, ho trovato tutto chiuso. Ci risulta infatti - continua Morabito - che fino a novembre un’ala della scuola rimarrà chiusa, e le classi che lì sono collocate verranno spostate nelle sale riunioni e nei laboratori in modo da permettere ad alunni ed insegnanti il normale svolgimento delle lezioni». Ma il problema grosso sono le pulizie. «Nella parte della scuola dove i lavori sono stati ultimati - continua Morabito - il Comune non ha previsto di mandare un’impresa di pulizia. Secondo tecnici e assessori comunali - aggiunge - si sarebbe dovuto fare una gara d’appalto apposita per trovare qualcuno che, per così dire, venisse a togliere “la più grossa”, prima che gli ausiliari poi potessero svolgere normalmente il loro lavoro». «Non si è mai visto - conclude Morabito - che una ditta che svolge i lavori di ristrutturazione, anche nelle case, non preveda poi la pulizia». E invece no. È toccato ai bidelli accollarsi quest’onere, nei pochi giorni che rimanevano, visto che l’apertura della scuola era prevista per il 14 settembre. Nelle classi non si possono toccare nemmeno le tende che, piene di polvere, sono state issate a pacchetto fino a data da destinarsi. Probabilmente fino a che il Comune non deciderà una ennesima gara d’appalto per portarle a pulire. E intanto insegnanti e alunni allergici ringraziano.
A Pino Sottano, le insegnanti della scuola, non sono ancora potute entrare nell’edificio. Stanno svolgendo le riunioni nella direzione didattica di Prato.

Non sono ancora riuscite ad allestire le classi e, il lavoro degli ausiliari che tutti gli anni gentilmente ridipingono l’aula della prima elementare che entra, è stato vanificato dal cantiere del Comune. «Chissà - dicono - se per domani riusciranno a consegnarci la scuola, finita e pulita».

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