Campi nomadi nel «mirino» dei carabinieri

Campi nomadi nel «mirino» dei carabinieri

Insediamenti abusivi e campi nomadi sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri del comando provinciale. Centotrenta militari dei gruppi di Roma, Ostia e Frascati, del nucleo radiomobile e della compagnia di intervento operativo dell’VIII battaglione Lazio hanno portato a termine una vasta operazione di controllo, utilizzando anche unità cinofile.
Il bilancio è stato pesante: in manette sono finite sedici persone, altre quattrocento sono state identificate e sono state controllate un centinaio di autovetture. Alcuni stranieri, trovati senza documenti, sono stati fotosegnalati e per molti di loro la posizione è ancora al vaglio degli investigatori. Venti vetture, alcune delle quali di grossa cilindrata rinvenute all’interno e nei pressi degli insediamenti, sono state sequestrate perché provento di furto, per la mancanza di copertura assicurativa obbligatoria e per l’alterazione delle caratteristiche costruttive. Nelle mani dei carabinieri, inoltre, è finita refurtiva per circa 170mila euro.
I blitz non hanno risparmiato il litorale. Quattordici romeni sono stati arrestati in via dell’Idroscalo dai carabinieri di Ostia Antica e Casal Palocco perché responsabili di furto aggravato di energia elettrica: si erano collegati abusivamente a una cabina della Società Acea tramite fili volanti per illuminare le loro abitazioni abusive.
Non è andata meglio agli inquilini, romeni e marocchini, del centro residenziale Le Salzare, a Tor San Lorenzo. In trenta sono stati denunciati per aver occupato abusivamente unità abitative del complesso mentre dieci sono stati arrestati in violazione della legge Bossi-Fini. Per altri cinquanta stranieri, invece, la posizione è ancora da valutare.
La parte del leone, comunque, l’hanno fatta gli uomini della stazione Centocelle e della compagnia Casilina che hanno passato al setaccio la baraccopoli abusiva sorta all’interno del parco comunale. Cento sono stati i cittadini comunitari identificati e i nomi di trentacinque di loro sono finiti nella banca dati per i riscontri e rischiano di essere allontanati dal territorio nazionale.
In una baracca abbandonata del Casilino 900, poi, sono stati scoperti 65mila euro in capi di abbigliamento e di biancheria intima, provento di un furto messo a segno il 12 febbraio scorso ai danni di un commerciante di Ardea. Nel frangente un pregiudicato italiano è stato denunciato per ricettazione. Un nomade di 26 anni, anche lui appartenente allo stesso campo, è finito invece dietro le sbarre un giovane per furto su autovettura.


Nell’insediamento di via dei Gordiani, infine, è stato notificato un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Roma nei confronti di un serbo di trentasette anni. L’uomo è stato accompagnato nel carcere di Rebibbia dove dovrà scontare la pena di quattro mesi di reclusione per furto aggravato in concorso.

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