In campo con blitz a sorpresa Berlusconi punta sul poker rosa

RomaPuntare sul rosa. Spingere sulle «magnifiche quattro». Per mettere in risalto il valore delle donne targate Pdl, «ampiamente in possesso dei requisiti necessari per governare». E per stroncare così sul nascere la «solita strategia della sinistra e di certa stampa», che insistono sul tema veline anche laddove il «listino» con cui blindare pseudo preferite, vedi caso Puglia, neppure esiste. È il primo punto chiave, nella strategia messa a punto da Silvio Berlusconi, convinto che bisogna puntare molto sul valore aggiunto al femminile. Tanto da invitare Denis Verdini a valutare l’idea di predisporre un comunicato stampa ad hoc. E pronto a fare gli onori di casa, il 16 febbraio in via dell’Umiltà, insieme a Mara Carfagna, Beatrice Lorenzin e Barbara Saltamartini, quando verrà ufficialmente calato il poker. Ovvero, quando verranno presentate Renata Polverini (Lazio), Anna Maria Bernini (Emilia Romagna), Fiammetta Modena (Umbria) e Monica Faenzi (Toscana). L’occasione giusta per annunciare pure un progetto condiviso di «politiche a favore delle donne».
Fin qui, l’aspetto rosa delle linee guida su cui si muove il Cavaliere, in vista delle consultazioni elettorali di 28 e 29 marzo. Ma in attesa di una riunione specifica con i coordinatori (forse mercoledì), il premier discute spesso con i suoi sulla tattica da seguire per «strappare più territori possibili» agli avversari. Il ragionamento generale suona più o meno così: «Si va a votare in tredici regioni e noi partiamo da un risultato sfavorevole di 11 a 2 per loro. Il nostro obiettivo è vincere il più possibile, ma soprattutto avere la meglio in quelle più popolose». Come dire: «Dobbiamo riuscire a governare il maggior numero di italiani, in termini assoluti».
Ma quale sarà l’impegno diretto del presidente del Consiglio? La risposta è ancora sub judice, nel senso che non ha ancora sciolto tutti i nodi. Detto questo, Berlusconi non girerà di certo in lungo e in largo la Penisola. Due le ragioni. Prima: l’agenda di governo non gli permette di avere molta libertà di movimento nei prossimi cinquanta giorni. Seconda: motivi di sicurezza, divenuti prioritari dopo l’aggressione di Milano, gli impongono di limitare al massimo le uscite pubbliche. Le apparizioni in comizi di piazza non saranno quindi annunciate e si andrà avanti con «blitz a sorpresa». Ecco perché, al di là della cena elettorale di autofinanziamento con la Polverini, in calendario mercoledì sera a Roma, le location degli altri appuntamenti fissati con la candidata nel Lazio, forse tre, rimangono «top secret».
Sarà quindi un tour elettorale a singhiozzo, anche se la sua tentazione, difficilmente realizzabile, è di coprire almeno una volta, magari a ridosso della chiamata alle urne, tutte le realtà coinvolte. «Farò il possibile», assicura il diretto interessato. Pronto però ad «entrare» nelle case degli italiani attraverso una capillare diffusione di messaggi ed interviste a radio, tv e quotidiani locali, da registrare direttamente a Palazzo Grazioli.
Nel frattempo, Berlusconi dà il via libera ai 13 simboli da far stampare sulle schede elettorali. Per tutti, la parte superiore conserverà la denominazione «Il Popolo della liberta» in campo azzurro. In basso, in 11 casi, ci sarà la scritta «Berlusconi per» e il cognome del candidato governatore. In Veneto e Piemonte, invece, dove corrono per il centrodestra due esponenti della Lega, al posto del pidiellino di turno vi sarà il nome della regione in questione.
Ieri sera intanto un piccolo contrattempo ha scombussolato i programmi di Berlusconi che martedì pranzerà ad Arcore con i suoi cinque figli, come ormai è consuetudine. In serata il premier si è recato al Bagaglino per assistere allo spettacolo «Polvere di stalle» in cui un’intera parte è dedicata a lui e intitolata «Il Silvio sparito».

Il Cavaliere però ha avuto la sgradita sorpresa di trovare la sala dello show requisita da una società di implantologia osteointegrata, che si occupa di protesi e impianti. Al presidente così non è rimasto altro che salutare e tornarsene a casa. Ha però lasciato un messaggio per il regista Pingitore: «Torno la prossima settimana e voglio vedere tutto lo show».

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