Cancro, cure uguali per tutti

A Strasburgo, presso la sede del Parlamento europeo, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, è stata presentata la Carta europea dei diritti del paziente oncologico. Questa iniziativa, risultato di oltre due anni di lavoro, è stata realizzata dall'European Cancer Concord per risolvere le disparità di cura di questa malattia nel vecchio continente. Il cancro viene menzionato dal recente rapporto «Health in Europe», pubblicato da The Lancet, come uno dei principali esempi di disparità tra i Paesi Europei e all'interno di uno stesso Paese.
In Europa 3,45 milioni di persone hanno ricevuto nel 2012 una diagnosi di cancro, causa di morte per 1,75 milioni di persone. In 28 dei 53 Paesi che formano l'Unione Europea, il cancro ha sostituito le malattie cardiovascolari quale principale causa di morte prematura. «La Carta Europea dei Diritti del Paziente Malato di Cancro è uno Statuto del Paziente che punta a risolvere le disuguaglianze che le persone affette da neoplasie affrontano ogni giorno in Europa, principalmente legate a status socioeconomico, età anagrafica, accesso a cure di qualità e mancanza di un Piano oncologico nazionale». ha affermato Francesco de Lorenzo, membro ECC e presidente dell'European Cancer Patient Coalition, l'organo più importante a livello europeo per la difesa del paziente. «Il cancro pesa sull'economia di tutto il mondo per un valore complessivo che sfiora i 1.000 miliardi di euro, è la prima malattia in termini di prosciugamento delle risorse finanziare globali. Questa inedita partnership porterà dei reali benefici al paziente malato di cancro.
L'alleanza egualitaria tra pazienti e professionisti del settore sanitario rappresenta un trampolino di lancio per un cambiamento necessario affinché i cittadini europei possano usufruire di servizi sanitari migliori, ha affermato il professor Thierry Le Chevalier, co-direttore di ECC e presidente dell'Istituto di oncologia toracica dell'Institut Gustave Roussy di Parigi. Il cancro non conosce confini, interessa tutti i settori della società. Quindi, indipendentemente dai singoli interessi territoriali, il lancio della Carta Europea dei Diritti del Paziente Malato di Cancro è un autentico passo avanti.
L'Italia ha da sempre un ruolo fondamentale nella lotta al cancro. Proprio venerdì Giuseppe De Leo, presidente dell'Istituto tumori di Milano ha festeggiato con tutta la sua struttura i cinquant'anni di lavoro di un pioniere dell'oncologia, il dottor Gianni Bonadonna che ha lasciato l'Istituto. Questo studioso è stato il primo ad introdurre in Italia la metodologia degli studi clinici controllati in oncologia medica.
Insignito di numerose onorificenze, nel 2007 è stato premiato dall'American Society of Clinical Oncology con queste parole: «A Gianni Bonadonna, scienziato eccezionale, clinico e umanista che ha rivoluzionato la ricerca sul cancro». Era il 1976 quando sulle pagine della prestigiosa rivista scientifica New England Journal of Medicinecomparivano i risultati di una sperimentazione che avrebbe cambiato la ricerca sul tumore del seno, i cui vantaggi terapeutici sono riconosciuti anche oggi a distanza di oltre 30 anni ed hanno contribuito in modo fondamentale alla realizzazione di un approccio integrato nel trattamento dei tumori.

L'editoriale della rivista su questo lavoro basato su CFM (ciclofosfamide, methotrexate, fluorouracile) riportava le seguenti parole: «La scelta della strategia terapeutica, i tempi, la partecipazione multidisciplinare , la combinazione di farmaci…saranno apprezzate dagli osservatori americani che ora a Milano possono ammirare non solo La Scala».

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