Cantiere record d’Europa: duemila operai al lavoro sulle torri di Porta Nuova

La costruzione rappresenta il 10% dell’edilizia lombarda. Edifici realizzati con materiali a basso impatto ambientale

Cantiere record d’Europa: 
duemila operai al lavoro 
sulle torri di Porta Nuova

Fervono i lavori per far salire al cielo le torri firmate da Cesar Pelli, tra le più alte in città. I due grattacieli di 32 e 22 piani rispettivamente ospiteranno gli uffici Unicredit, mentre sono in via di definzione gli accordi per "collocare" il terzo edificio, quello più basso. Siamo a Porta Nuova, il più grande intervento di riqualificazione urbanistica d’Europa, che sta ricucendo tassello dopo tassello i quartieri di Garibaldi, Isola e Varesine per una superficie di 290mila metri quadri e un investimento di oltre 2 miliardi di euro. I primi edifici residenziali saranno conclusi per la fine del 2012. Merito del lavoro incessante di una squadra di 600 operai che a metà dell’anno prossimo raggiungeranno quota 2000, per 10 imprese generali di costruzioni impegnate e 120 aziende di produzione e fornitori, mentre l’indotto porterà lavoro a oltre 10mila persone. In tempi di crisi come questo sono numeri tutt’altro che trascurabili se si pensa che il cantiere ha rappresentato nel 2009 il 10% del volume di attività dell’industria edilizia in Lombardia.
L’intero progetto di Porta Nuova, sviluppato da Hines Italia, prevede 27 edifici privati, che si dividono in uffici, residenziale (7 edifici) e terziario, cui si aggiungono funzioni pubbliche. Dal percorso ciclopedonale, con 160mila mq il più esteso in Italia, che consente di raggiungere in 5 km a piedi o in bici ogni zona senza dover mai attraversare una strada, al grande parco da oltre 85mila metri quadri, i Giardini di Porta Nuova. Ma le aree verdi sull’intera area si estendono per una superficie di 95500 metri quadri per 1621 alberi di nuova piantagione. Pubblico significa anche cultura che si articola in 20mila metri quadrati di spazi tra Fondazione Riccardo Catella, attiva da qualche anno, la Casa della Memoria, il Centro culturale Varesine, l’Incubatore per l’Arte, luogo sperimentale che prosegue le esperienze della Stecca degli artigiani, e il centro espositivo progettato da Sir Nicolas Grimshaw.
Tutto l’intervento è stato pensato all’insegna della sostenibilità ambientale: in totale sono stati bonificati 217500 metri cubi di terreno per un volume pari a 87 piscine olimpioniche. Al 31 agosto sono state prodotte 29.300 tonnellate di rifiuti riciclate al 98% suddivise in 600 tonnellate di scarti di ferro, 830 di scarti in legno e 27970 tonnellate di macerie. Porta Nuova è il principale intervento di rigenerazione urbana a livello nazionale interamente pre certificato Leed (Leadership in Energy and environmental Design), standard che promuove e fornisce un approccio globale alla sostenibilità ambientale. Tutti gli edifici dunque saranno a basso consumo energetico, facendo risparmiare il 30% di acqua grazie anche al sistema di recupero dell’acqua piovana e il 20% di energia, merito anche dei 1252 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. Parametri da rispettare per il certificazione il basso impatto sul territorio e sull’area di cantiere, la presenza di sistemi per il recupero dell’acqua piovana, l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e locali, impiego di materiali naturali.
Proprio per queste caratteristiche i 400 appartamenti previsti in totale, articolati in 7 edifici, hanno già attirato l’interesse di molti.

Da investitori italiani e stranieri a residenti nel centro storico cittadino che, attirati dai vantaggi di edifici di ultima generazione, hanno deciso di cambiare casa. Nella torre Solaria, con i suoi 37 piani firmati dallo studio Arcquitectonica con lo studio Caputo Partnership, da 7500 euro/mq sono stati venduti i primi due lotti e a giorni si aprirà la vendita del terzo.

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