Cappuccio lascia Herlitzka-Edipo solo coi suoi spettri

Un sofferto assolo ispirato a Sofocle Scene di Palladino

Hanno lavorato insieme in diverse occasioni e hanno in comune la non diffusa capacità di scandagliare l’umano che si annida tra le pieghe dei grandi testi di tutti i tempi. Non a caso, sulle tracce sempre vive del mito e della classicità si muove anche l’ultimo spettacolo realizzato in tandem: Ruggero Cappuccio come autore e regista di un assolo ispirato a «Edipo a Colono» di Sofocle e Roberto Herlitzka come interprete monologante dell’universo immenso che questa tragedia da sempre rappresenta e trasmette. La pièce, che ha debuttato ieri sera a India dopo un debutto estivo al festival di Benevento 2006, si intitola semplicemente «Edipo a Colono», ma in realtà si tratta di una riscrittura originale dove Edipo, solo in scena con le sue ombre e i suoi fantasmi, rievoca il proprio destino di colpa ed espiazione, aggrappandosi ad una lingua poetica scandita in endecasillabi e settenari (i versi del teatro) che a tratti indugia su declinazioni napoletane e siciliane. Quasi fosse un «corpo» dentro il quale sentire la sofferenza del proprio corpo e attraverso cui rivivere il dolore di una vicenda quanto mai paradigmatica. Calato nel progetto scenico che Mimmo Paladino ha ideato per lui, contornato di burattini-feticcio (li firma Ciro Damiano), questo (anti)eroe moderno vuole essere in fondo solo un uomo. Un uomo che cerca se stesso accettando il conflitto intimo e ineluttabile con paure ancestrali dai nomi noti: Laio, Giocasta, Antigone, Ismene, Eteocle, Polinice, Creonte diventano così le ossessioni caparbie e inquietanti di tutti noi. Dunque un’altra complessa prova per questo attore duttile e mai fuori tono che, dopo «Ex Amleto» e «Ex Otello», torna ad un faccia a faccia ravvicinato con quei personaggi/simbolo che costituiscono la linfa della nostra cultura e del nostro immaginario collettivo.


«Edipo a Colono». assolo per Roberto Herlitzka scritto e diretto da Ruggero Cappuccio. Fino al 2 marzo dal martedì al sabato ore 20, domenica ore 18. Biglietti interi 15, ridotti 12. Informazioni 06684000311-0655300894.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica