Cartelle pazze, 5mila veicoli a rischio blocco

Se i regali di Natale assorbono di norma l'intera tredicesima, la quattordicesima mensilità di molti milanesi potrebbe essere fagocitata da una nuova ondata di cartelle esattoriali impazzite che non lasciano alternative. Nelle ultime settimane sono state infatti recapitate numerose comunicazioni che impongono il pagamento di sanzioni amministrative relative a infrazioni stradali. Il numero di cartelle in consegna non è stato rivelato ufficialmente, ma si può stimare un numero compreso tra le 2mila e le 5mila. Si tratta perlopiù di sanzioni per divieto di sosta, in particolare in occasione delle giornate di lavaggio strade, dell'anno 2006.
Rispetto ad altre operazioni simili, questa risulta molto più insidiosa, per due motivi. Il primo dipende dal fatto che non c'è possibilità di opporsi alle richieste dell'amministrazione, mentre il secondo è costituito dalla particolarità che in caso di mancato pagamento è previsto il blocco del veicolo. Un provvedimento che infrange le regole, poiché il blocco è previsto dal Codice della strada come sanzione accessoria per particolari violazioni (non per il divieto di sosta), mentre il fermo amministrativo, simile nella forma, è applicabile solo per il mancato versamento di tasse all'Erario. Tuttavia, nonostante il mancato rispetto delle norme, per gli automobilisti non c'è alternativa al pagamento, salva poi la possibilità di vedere riconosciuti i propri diritti con una citazione che seguirà i classici tempi delle cause civili.
Tutto dipende dal fatto che le cartelle esattoriali sono irregolari, ma non presentano imprecisioni nella compilazione che potrebbero lasciare spazio a opposizioni. «Dal punto di vista giuridico è tutto a posto - commenta l'avvocato Goffredo Iacobino, impegnato in un superlavoro -, poiché gli atti si riferiscono a contravvenzioni che risultano notificate e per le quali non è stata presentata opposizione entro i 60 giorni canonici. Di conseguenza diventano a tutti gli effetti esecutive».
Dai circa 80 euro della sanzione base si arriva di conseguenza agli attuali 115-120 euro e in caso di mancato pagamento il blocco è valido a tutti gli effetti. A questo punto l'auto deve rimanere inutilizzata, anche se resta in custodia al proprietario. E non conviene aggirare il divieto continuando a circolare, poiché in caso di incidente o più semplicemente di controllo casuale, la situazione si complica decisamente.
Anche se il fermo è sostanzialmente determinato da un abuso dell'amministrazione e il Pra (Pubblico registro automobilistico) sarebbe tenuto a rigettare le richieste del Comune. Come spesso accade nei casi in cui migliaia di sanzioni reali o presunte tali arrivano a destinazione, per gli interessati la beffa si aggiunge al danno.

Senza alternative all'obbligo di mettere mano al portafogli in attesa di vedere riconosciuti i propri diritti. Ma per arrivare a questa soluzione sono necessari un ulteriore esborso e tanta pazienza, perché i tempi sono decisamente lunghi.

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